Magazine Diario personale

Sarò per te il coltello. Nella pancia.

Da V

Il mio buon umore viaggia  insieme alle nuvole. Veloce. E lontano. Le giornate passano silenziose e stanche,assopite dall’indecisione.

A quindici anni ti sembra che la tua vita faccia schifo e gli adulti intorno a te sfoderano la solita frase di circostanza:”Fossero questi i problemi della vita!Vorrei avere io la tua età!”. E tu,con la musica più alta che puoi nelle orecchie,pensi a come gli faresti volentieri indossare i tuoi panni. La cosa che fa incazzare è che avevano ragione.

Le cose si complicano,ti schiacciano e ti sotterrano. Se guardo ai miei 15-16 anni (e anche un po’ più in là),mi domando sempre come io sia riuscita,tutta da sola,a cavarmela. Genitori più attenti,anzi genitori che non chiudono gli occhi solo davanti a ciò che gli pare,avrebbero agito. Non vrebbero bevuto le sciocchezze che propinavo loro. Sin che si è (apparenetemente) perfetti è molto comodo,è molto facile,sostenerti. Perchè già ti auto-sostieni e loro non devono far altro che poggiare le loro belle manini su di te,fingendo di tenerti in piedi.

Mentre quando ti perdi nessuno ti aiuta a ritrovare la strada. Perchè è colpa tua,che sei incapace,che non hai mai fatto nulla nella vita. Già però quando prendevo trenta a tutti gli esami ero bravissima,anche se sino a cinque minuti prima mi urlavi dietro di mettere a posto,fare la spesa,lavare i piatti e salvare il mondo. Già perchè tu lavori otto ore e dopo te ne vai alla Spa,che povera!,tutti dipendono da te!In realtà nessuno ti chiede mai nulla perchè la risposta è puntualmente no. Non bastano i sensi di colpa,l’ansia,l’autostima ancor più ammaccata,l’insoddisfazione e la disperazione. No,anche chi ti ama ti affossa. Senza nessuna eccezione.

Ma sto divagando miei cari,scusate. Il punto non era questo. Il punto è che si cade,si cade spesso. A volte ci si sbuccia solo le ginocchia,altre volte ti devono mettere in coma farmacologico. Si fanno errori,si fanno scelte. Si eliminano vite possibile,si abbandonano sogni e persone. E alla fine? Ecco,cosa c’è alla fine?

Il punto è: preferireste tornare ai vostri 15-16 anni e sistemare tutti gli errori,prendere altre strade, e magari altre batoste, oppure preferireste aver già vissuto il vostro futuro ritrovandovi nel porto sicuro della vecchiaia?



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