Due lavoratori della Italcementi di Sassari questa mattina hanno occupato pacificamente il campanile del Duomo di Sassari per rendere pubblica la loro vertenza. ”Il 14 novembre – ha spiegato Simone Testoni rappresentante sindacale dell’Ugl – scade la cassa integrazione e ad oggi i lavoratori non hanno ancora ricevuto alcuna risposta sulla possibilita’ di un loro effettivo ricollocamento. Il presidio dei lavoratori dell’azienda di Scala di Giocca, che i lavoratori hanno ribattezzato ”sit-in di preghiera”, dovrebbe concludersi alle 20 con la chiusura ai fedeli della cattedrale di San Nicola, ma potrebbe anche continuare fino a quando non si avranno certezze sul futuro dell’azienda.
”E’ impensabile – ha aggiunto Testoni – che per i 19 lavoratori non ci possa esser futuro: chiediamo l’attuazione del protocollo siglato con la Regione Sardegna e l’azienda per il loro reimpiego in attivita’ di riqualificazione dell’area utilizzata da Italcementi. L’azienda, che alle porte di Sassari produceva cemento di ottima qualita’, da quasi due anni ha chiuso e ha messo i dipendenti in cassa integrazione. Nel settembre 2008 Italcementi aveva firmato un protocollo d’intesa con la Regione con il quale si impegnava ad investire 65 milioni di euro per potenziare le sue attivita’ nell’isola con la prospettiva del ripristino dei siti compromessi ed il reimpiego dei lavoratori nel recupero ambientale o in altre societa’ del gruppo. Ma poco piu’ di un anno dopo, nel maggio 2010, lo stabilimento ha chiuso senza nessun concreto impegno lavorativo per gli operai che oggi guardano con preoccupazione al 14 novembre quando si troveranno in mobilita’.(Ansa)