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Sasso /Charles Simic /La Poesia degli Altri

Creato il 30 giugno 2014 da Marianna06

 

Sassi e poesia-7_thumb[2]

Càlati in un sasso, 
io farei così. 
Lascia che altri si facciano colomba 
o digrignino i denti come tigri. 
Mi basta essere un sasso. 
All’esterno è un enigma: 
nessuno sa come rispondere. 
Ma fresco e quiete dev’esserci all’interno. 
Anche se una mucca lo calca col suo peso, 
anche se un bambino lo getta dentro un fiume; 
il sasso affonda, lento, imperturbato, 
fino al fondo, 
dove i pesci bussano alla sua soglia 
e vengono a origliare. 
Ho visto scintille schizzar via 
quando due sassi sono strofinati 
forse là dentro non fa così buio; 
forse c’è una luna che brilla 
da chissà dove, spuntando magari dietro un colle  
un chiarore appena sufficiente a decifrare 
quelle strane scritte, mappe stellari 
sui muri interiori.

                                                                 Charles Simic

            a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)


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