C’è un fiorire di interventi filo FIOM in cui ci richiama al fascismo oppure non si comprende bene la differenza tra sede, produzione e azionariato e ci si attacca al primo comunicato stampa per sparare.
Persino negli alti nomi delle politica italiana. Di Pietro compreso, passando per Vendola fino a qualche “giovane” del PD.
Io non sono né filo Fiom, né filo Marchionne.
Tenterei, politicamente, di non surfare nessun onda se non quella del buon senso. Tenterei di essere dalla parte del Paese che significa essere anche dalla parte degli operai di Mirafiori, come dei precari di Gela.
Nessuno, per esempio, sta ragionando che un sistema più flessibile potrebbe giovare ad investimenti (con un altro fottio di interventi, ovvio) oppure…magari….fare emergere il nero o regolarizzare tanto precariato attualmente abusato per paura della non flessibilità. Nessuno la vede questa cosa civile. Che non significa togliere a pochi per dare a molti. Significa rendere “usabile” un sistema lavoro e non sfruttabile.
Tenterei di imparare dalla Germania e di mettere al banco di scuola sia Fiom che Marchionne. Ma forse non fa comodo a nessuno.
Ma certe battaglie mediatiche sono troppo succulente per alcuni e il buon senso non fa notizia.
Filed under: IMPOLITICO