PillolaChe i pidiellini cercassero di rinverdire i fasti del Fascio era cosa risaputa. Per anni Berlusconi ha cercato di fare il Mussolini imitandolo un po’ su tutto e per tutto, piglio e cipiglio compresi. Le foto migliori sono quelle che lo ritraggono di profilo con in bella mostra la mascella volitiva, ma anche quelle che lo mostrano di volta in volta vigile del fuoco, carpentiere, falegname, mietitore con tanto di falce e senza martello, infermiere, pilota d’aviazione, sarto, cuoco, gigolò, vacanziere, calciatore, sciatore, nuotatore, boa, mazza da baseball e canestro da basket. Memorabili i suoi baci alle vecchiette senza dentiera e le carezze ai bambini come faceva Papa Giovanni, e altrettanto memorabile la potenza delle sue ginocchia in grado di ospitare più di quattro ragazze alla volta. Ma mai e poi mai Silvio si sarebbe aspettato che qualcuno del suo stesso partito lo potesse scavalcare nella fascistizzazione della nazione. È accaduto e sapete per opera di chi? Del buttero maremmano Denis Verdini. Ieri sera come se niente fosse, il plurindagato per reato di “cricca” e bancarotta se n’è uscito con questa frase: “Le prerogative del Colle che potrebbe mandare a casa chi ha vinto le elezioni? Ce ne freghiamo politicamente, perché anche i partiti hanno le loro prerogative”. Apriti cielo e fuoco di fila soprattutto da quelli di Fli che stanno quatti quatti ad aspettare che qualcuno del loro ex partito dica una fesseria. Con l’aria che tira Bocchino, Briguglio & Co. ogni giorno devono mettere mano al loro block notes. Il Pdl non è alla frutta, è in fase di piena putrescenza.PillolinaDopo essere stato il mediatore di successo fra la Russia e gli Stati Uniti, aver risolto brillantemente la crisi della Baia dei Porci, il dottor sottile del Congresso di Vienna e l’anfitrione di quello di Versailles, dopo aver fatto fare la pace fra la Cina e il Giappone, la Corea del Sud e quella del Nord, cofirmato il cessate il fuoco nella guerra del Vietnam ed essere stato l’ispiratore del trattato di Yalta, Silvio può esporre nella sua personale bacheca di trionfi diplomatici anche l’assegnazione dei campionati del mondo di calcio del 2018 alla Russia. Ha detto: “sono un obiettivo raggiunto anche grazie a una piccola parte che abbiamo giocato noi con il nostro voto e convincendo i nostri amici”. Putin ha deciso che per sdebitarsi gli regalerà un altro Suv stavolta destinato a Gasparri che finalmente potrà girare indisturbato per l’Acqua Acetosa alla ricerca del circolo del Polo delle Libertà. Anna e Svetlana lo attendono invece sempre nella dacia in Siberia.SuppostaIl Censis ha detto che l’Italia è un paese “senza più legge né desideri”. Qualcuno ha parlato di analisi spietata ma purtroppo è la realtà. Ce ne stiamo accorgendo ogni giorno anche noi nella nostra ristrettissima cerchia di amici e di nessun affetto. In questo caso ci piace parlare più di “coerenza” che di assenza di leggi perché le leggi restano e sono quelle delle convenzioni. Più marcata l’assenza di “desiderio”, quello che a volte basterebbe tradurre con “voglia d’amare” e che invece si trasforma in “voglia di fuggire”. In questo momento intorno a noi si è creato il vuoto e, forse per la prima volta da tempo immemorabile, non siamo così propensi ad addossarcene le colpe. Magari è solo imbecillità o ignavia. Chissà.
Magazine Società
SATURDAY POST. Me ne frego! E altre amenità
Creato il 04 dicembre 2010 da Massimoconsorti @massimoconsorti
PillolaChe i pidiellini cercassero di rinverdire i fasti del Fascio era cosa risaputa. Per anni Berlusconi ha cercato di fare il Mussolini imitandolo un po’ su tutto e per tutto, piglio e cipiglio compresi. Le foto migliori sono quelle che lo ritraggono di profilo con in bella mostra la mascella volitiva, ma anche quelle che lo mostrano di volta in volta vigile del fuoco, carpentiere, falegname, mietitore con tanto di falce e senza martello, infermiere, pilota d’aviazione, sarto, cuoco, gigolò, vacanziere, calciatore, sciatore, nuotatore, boa, mazza da baseball e canestro da basket. Memorabili i suoi baci alle vecchiette senza dentiera e le carezze ai bambini come faceva Papa Giovanni, e altrettanto memorabile la potenza delle sue ginocchia in grado di ospitare più di quattro ragazze alla volta. Ma mai e poi mai Silvio si sarebbe aspettato che qualcuno del suo stesso partito lo potesse scavalcare nella fascistizzazione della nazione. È accaduto e sapete per opera di chi? Del buttero maremmano Denis Verdini. Ieri sera come se niente fosse, il plurindagato per reato di “cricca” e bancarotta se n’è uscito con questa frase: “Le prerogative del Colle che potrebbe mandare a casa chi ha vinto le elezioni? Ce ne freghiamo politicamente, perché anche i partiti hanno le loro prerogative”. Apriti cielo e fuoco di fila soprattutto da quelli di Fli che stanno quatti quatti ad aspettare che qualcuno del loro ex partito dica una fesseria. Con l’aria che tira Bocchino, Briguglio & Co. ogni giorno devono mettere mano al loro block notes. Il Pdl non è alla frutta, è in fase di piena putrescenza.PillolinaDopo essere stato il mediatore di successo fra la Russia e gli Stati Uniti, aver risolto brillantemente la crisi della Baia dei Porci, il dottor sottile del Congresso di Vienna e l’anfitrione di quello di Versailles, dopo aver fatto fare la pace fra la Cina e il Giappone, la Corea del Sud e quella del Nord, cofirmato il cessate il fuoco nella guerra del Vietnam ed essere stato l’ispiratore del trattato di Yalta, Silvio può esporre nella sua personale bacheca di trionfi diplomatici anche l’assegnazione dei campionati del mondo di calcio del 2018 alla Russia. Ha detto: “sono un obiettivo raggiunto anche grazie a una piccola parte che abbiamo giocato noi con il nostro voto e convincendo i nostri amici”. Putin ha deciso che per sdebitarsi gli regalerà un altro Suv stavolta destinato a Gasparri che finalmente potrà girare indisturbato per l’Acqua Acetosa alla ricerca del circolo del Polo delle Libertà. Anna e Svetlana lo attendono invece sempre nella dacia in Siberia.SuppostaIl Censis ha detto che l’Italia è un paese “senza più legge né desideri”. Qualcuno ha parlato di analisi spietata ma purtroppo è la realtà. Ce ne stiamo accorgendo ogni giorno anche noi nella nostra ristrettissima cerchia di amici e di nessun affetto. In questo caso ci piace parlare più di “coerenza” che di assenza di leggi perché le leggi restano e sono quelle delle convenzioni. Più marcata l’assenza di “desiderio”, quello che a volte basterebbe tradurre con “voglia d’amare” e che invece si trasforma in “voglia di fuggire”. In questo momento intorno a noi si è creato il vuoto e, forse per la prima volta da tempo immemorabile, non siamo così propensi ad addossarcene le colpe. Magari è solo imbecillità o ignavia. Chissà.
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