Save Me (serie tv, stagione 1) Rete americana: NBC Rete italiana: non ancora arrivata Creata da: John Scott Shepherd Cast: Anne Heche, Michael Landes, Madison Davenport, Heather Burns, Joy Osmanski, Alexandra Breckenridge, Diedrich Bader, Stephen Schneider Genere: salvi-fico Se ti piace guarda anche: Go On, Enlightened, Suburgatory
Sono rimasto folgorato da una serie che non mi sarei mai aspettato di seguire. Una serie comedy di tematica religiosa. Cooosa?
Ho messo su la prima puntata di Save Me così, tanto per, giusto perché una possibilità non va mai negata a niente e a nessuno, e dopo pochi minuti ne sono diventato dipendente. Una brutta cosa. Brutta perché di questa serie sono state realizzate appena 7 puntate della durata di 20 minuti l’una e molto probabilmente, anche se non c’è ancora l’ufficialità, non verrà confermata per una seconda stagione.
Un evento inaspettato del genere capita anche alla protagonista della serie. Forse un pochino più inaspettato rispetto al mio rimanere folgorato da una serie su cui non avrei scommesso due lire. Beth (una scatenata Anne Heche) è una donna alcolizzata odiata dal marito (Michael Landes), dalla figlia (la promettente Madison Davenport) e dalle amiche. Un caso perso. Una notte arriva a casa e, anziché ammazzare il marito che ha appena scoperto avere una relazione extraconiugale con Alexandra Breckenridge (la rossa di American Horror Story 1), decide di strafogarsi con un panino, al punto da rimanere strozzata dal cibo. È morta?
"Cannibal s'è messo a parlare con Dio?
Credevo credesse solo in Kanye West."
Nonostante lo spunto “buonista” e nonostante sia comunque un'americanata, la serie per fortuna rimane bella cattivella e offre uno sguardo ironico sui suburbi americani, con uno stile non troppo lontano da Suburgatory. In genere non seguo con grossa affezione le serie comedy, però questa non è una sitcom tradizionale e il suo ricordare proprio Suburgatory, benché con una personalità tutta sua, rientra probabilmente tra le ragioni che mi hanno fatto diventare dipendente da questa serie. Una dipendenza leggera, destinata a durare appena una manciata di giorni. Il tempo finire di vedermi gli appena 7 brevi episodi della prima stagione e poi addio, Dio. Chi s’è visto, s’è visto. È un peccato che con tutte le comedy poco divertenti che vanno avanti per anni e anni e anni e anni questa l’abbiano segata subito, ma tant’è. A volte succedono cose inspiegabili. Come la cancellazione di una serie non memorabile ma super simpatica come questa. O come rimanere strozzati mangiando un panino, sopravvivere e poi parlare con Dio. (voto 6,5/10)