La povertà economica colpisce più duramente i bambini del Sud e riguarda ormai oltre 1 milione di minori in tutta Italia, mentre 3 milioni e 500mila sono a rischio di povertà ed esclusione.
(aletheiaonline.it)
E’ quanto denuncia il rapporto “La Lampada di Aladino – L’Indice di Save the Children per misurare le povertà” educative e illuminare il futuro dei bambini in Italia. Secondo il dossier, è la Campania, seguita da Calabria, Puglia (ex equo) e Sicilia, la regione con la maggiore “povertà educativa”, cioè dove più scarsa e inadeguata è l’offerta di servizi e opportunità educative e formative per bambini e adolescenti: largamente insufficienti gli asili e le scuole a tempo pieno, pochissimi i libri, lo sport, l’arte e perfino internet a occupare il tempo libero, alto e allarmante il tasso di dispersione scolastica. Una deprivazione educativa che si somma alla povertà economica.
Al polo opposto della classifica è il Friuli Venezia Giulia, seguito da Lombardia ed Emilia Romagna, le regioni più “ricche” di servizi e opportunità educative per bambini e adolescenti. Una “ricchezza” che perde però di smalto al confronto con l’Europa: nessuna regione italiana è in linea con obiettivi europei come la copertura degli asili nido, che dovrebbe essere del 33% (nella fascia di età 0-2 anni) ma arriva a stento al 26,5% con l’Emilia Romagna, mentre la Calabria, con il 2,5%, dista quasi 31 punti percentuali dal target europeo.
Save the children aggiunge che “la Campania si segnala ancora per una bassa presenza del servizio mensa nei principali istituti (l’hanno il 49% circa di essi a fronte del 73% in Lombardia), per l’inferiore numero di scuole con collegamento internet (52,6% a fronte del 77, 5% in Basilicata e del 75,7% nelle Marche) ma soprattutto per il notevole tasso di dispersione scolastica (22%); un problema molto grave anche in Sicilia (con il 25,8%) e in Sardegna (24,7%) ma che non risparmia anche regioni del Nord, come la Valle d’Aosta (19,1%) e la provincia autonoma di Bolzano (16,7%), tenendo l’Italia ancora molto lontana dalla soglia europea del 10%”. Il Friuli Venezia Giulia si distingue anche “per numero di bambini che legge (il 75,7% ha letto almeno un libro nell’ultimo anno), che fa sport (il 56%, poco meno della Valle d’Aosta), per livelli di dispersione scolastica (11,4%) vicini alla soglia della media Ue, edifici scolastici mediamente in buone condizioni (il 73,2% delle scuole ha certificato di agibilità)”.
In occasione della diffusione del dossier, Save the children lancia oggi la campagna “Illuminiamo il Futuro”: tre settimane di sensibilizzazione e raccolta fondi fino al primo giugno e l’avvio di un intervento programmatico sul territorio con l’apertura in 5 città: Palermo, Catania, Gioiosa Ionica (Rc), Bari e Genova con i primi “Punti Luce” per rispondere concretamente alla deprivazione educativa e culturale di tanti minori e dare loro la possibilità di conoscere e coltivare i propri talenti.
I Punti Luce sono centri gestiti in collaborazione con una rete di organizzazioni partner ben radicate sul territorio (Associazione Mama Happy, CSI-Centro Sportivo Italiano-Catania, Associazione Inventare Insieme onlus, Associazione don Milani-Libera, UISP-Unione Italiana Sport per Tutti-Genova) e si trovano in aree caratterizzate da scarsità di servizi. Nei centri “ad alta densità educativa” bambini e adolescenti possono studiare, giocare, avere accesso ad attività sportive, culturali e creative. Inoltre quelli in condizioni accertate di povertà saranno sostenuti da una “dote educativa”, un piano formativo personalizzato che consentirà l’acquisto di libri e materiale scolastico, l’iscrizione a un corso di musica o sportivo, la partecipazione a un campo estivo e altre attività educative individuate sulla base anche delle inclinazioni e talenti del singolo bambino.
“Finora ci si è occupati soprattutto della povertà economica dei bambini e adolescenti, partendo dal dato eclatante di un milione di minori che vivono in povertà assoluta”, ha spiegato Valerio Neri, direttore generale Save the Children Italia, “ma esiste una povertà altrettanto insidiosa e sottovalutata che è la povertà educativa, su cui Save the Children vuole portare l’attenzione di tutti con la campagna Illuminiamo il Futuro”. La povertà educativa, spiega ancora, “è la privazione per un bambino e un adolescente della possibilità di apprendere, sperimentare le proprie capacità, sviluppare e far fiorire liberamente i propri talenti e aspirazioni. E’ una deprivazione che spesso si salda con quella economica e che può compromettere pesantemente non solo il presente ma anche il futuro di un bambino, a rischio di ritrovarsi, una volta adulto, ai margini della società e del mondo del lavoro”.
Fino al primo giugno sarà possibile donare 2 euro inviando un sms dai cellulari TIM, Vodafone, WIND, 3, PosteMobile, CoopVoce e Nòverca o chiamando da rete fissa TeleTu e TWT. Sarà inoltre possibile donare 2 o 5 euro chiamando lo stesso numero da rete fissa Telecom Italia, Infostrada e Fastweb. I fondi raccolti serviranno a finanziare i Punti Luce e le doti educative. Per aderire alla campagna, info su illuminiamoilfuturo.it.
(agi.it)