Il “Giovanni Paisiello Festival” - Premio del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano – viene assegnato annualmente ad una personalità che abbia contribuito alla riscoperta e alla valorizzazione del patrimonio musicale paisielliano. Il Maestro Di Stefano, da oltre un decennio, sta segnando le tappe di una importante riscoperta del repertorio operistico di Paisiello. Di Stefano, che vive a Genova, è il Direttore Artistico del Teatro di dell’Opera Giocosa di Savona ed insegna al Conservatorio di Musica Giacomo Puccini di La Spezia. Ha diretto più di 40 titoli operistici in vari teatri italiani come il San Carlo di Napoli, il Massimo di Palermo, il Carlo Felice di Genova, il Verdi di Trieste, il Petruzzelli di Bari e in numerosi teatri di tradizione come Brescia, Como, Cremona, Livorno, Lucca, Modena, Pavia, Piacenza, Pisa, Reggio Emilia, Rovigo.
Accanto ai titoli del repertorio (da Mozart a Mascagni) si è dedicato spesso al recupero di opere come Il Socrate immaginario, gli Zingari in fiera e il Barbiere di Paisiello, il Tutti in maschera di Pedrotti, la Furba e lo sciocco di Sarro, la Cenerentola di Rossini nella versione napoletana, il Segreto di Susanna di Wolf-Ferrari, l’Arca di Noè di Britten, lo Scoiattolo in gamba e il Cappello di paglia di Firenze di Rota, Amahl di Menotti e altri titoli in prima esecuzione come il Sequestro di Demestres e Cenerentola.com di Nicola Sani e Lucio Gregoretti. Ha diretto concerti sinfonici in Italia, Austria, Bulgaria, Germania, Giappone, Inghilterra, Lussemburgo, Romania, Slovenia, Svizzera. Ha studiato con i Maestri Marvulli, Ferrari, Couraud, Ferrara e Leonard Bernstein. E’ stato assistente di Massimo de Bernart e Gianandrea Gavazzeni.
Claudio Almanzi