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Sbagliando si impara, speriamo

Creato il 01 dicembre 2010 da Marlenetrn

Sbagliando si impara. speriamo.
Personal coching, questo è il mio desiderio per natale. Un personal coching, uno tosto che mi metta a posto la testa e l’anima, possibilmente anche prestante e piacente, che non fa mai male.
La pace con me stessa l’ho già fatta da un pezzo. Ho ormai metabolizzato che, ok sono mamma, ok sono giovane, ok si possono fare entrambe le cose, ok ci sto riuscendo, evviva evviva non sono non un rifiuto della società.
Tutto questo però viene bene dentro casa.
Quando sto a casa, posso tranquillamente abbuffarmi di gelato mentre bevo il thè con la principessa Tiana. Posso saltare sul divano, mostrare alla rana come si fa e farlo insieme. Perche diciamolo quanto è bello saltare sui divani?
Quando sto a casa impasto biscotti per il calendario dell’avvento che da crudi hanno la forma di omini, alberelli, renne e stelle e nel forno in preda ad un impeto rivoluzionario, prendono forme antropomorfe vagamente gotiche, che insomma a tutto sembrano tranne a quello che dovrebbero sembrare, li decoro con la glassa ma questa non rapprende quindi li ripasso nel forno e ciao a metà dei biscotti che finiscono bruciati.
Questo per dire che finché i miei comportamenti tardo-infantili sono circoscritti alle mura domestiche, ci facciamo quattro grosse risate e via. Fuori no, fuori, nel mondo, tutto è sotto esame tutti sono pronti a giudicarti.
Hai bruciato i biscotti e te la ridi? 10anni di sensi di colpa per essere incapace ed incompetente.
Ah tu salti sui divani? 5 anni di derisione pubblica e 3 di analisi, per risolvere i nodi irrisolti della tua infanzia, perché se salti ancora sui divani devi avere qualche problema irrisolto nell’infanzia.
Il problema è che io non sono perfetta e forse non lo sarò già mai, ma ci metto l’impegno, ciò nonostante ho come l’impressione che non sia mai abbastanza.
Sul sito di Barbara oggi c’era questo. Un tripudio di capolavori home made. Ok lo faccio anche io il mio calendario. L’ho fatto certo, ma non capisco perché, ciò che realizzo io è sempre distante da ciò che invece idealizzo di realizzare. E così un pò in tutto, io idealizzo di essere al top ma a stento raggiungo la sufficienza. Mi atteggio a grande cuoca, ma la pattumiera custodisce la verità. Credo di dare il meglio ma poi c’è sempre chi fa ancora meglio.
E’ un circolo vizioso, che non mi fa dormire.
Lo so che è un mio trip mentale, che cerco sempre conferme, che mi sento sempre in difetto, ma non ci posso fare niente. La bambina è la donna che mi abitano fanno a pugni quando sono nel mondo, mentre coabitano pacificamente quando sono con la mia famiglia. Perché quando sei nel mondo hai 24 anni e una figlia non puoi fare la ragazzina, devi fare la donna, la mamma, che si lo sei ma non solo.
Il personal coching di cui ho bisogno, deve aiutarmi a lavarmi di dosso questa lettera scarlatta che mi sembra di tenere addosso, perché prima ho poi riuscirò ad azzittire quella voce che non fa altro che ripetermi che ho mandato tutto a puttane. Perché tutto sommato mi sento fortunata, perché tutto sommato sono felice, perché tutto sommato la vita lo trova da sola il modo di aggiustare le cose, perché tutto sommato la vita è mia e non me ne frega niente di quello che pensano gli altri.
Perché non c’è un età giusta per fare i figli, si può essere troppo giovani, si può essere troppo vecchi quello che conta è sentirsi pronti. Io non lo sapevo se ero pronta o forse lo sapevo inconsciamente, mi sono fatta travolgere quasi incosciente dagli eventi e alla fine l’ho trovato il mio equilibrio tra rock e ninna nanne, che quello un po’ viene anche da se, quello che non ho trovato, invece è il modo di espiare questa specie di colpa che mi sento dentro.
Dite che il coching non mi basta, èh? Mi sa di si, mi sa che finisco dritta in analisi!
Ps: qualcuno sa spiegarmi perché se ho aggiunto il colorante rosso alla glassa dei biscotti, la glassa invece di essere rossa era rosa, ma non rosa normale, rosa pink, che barbie si andava a nascondere per la vergogna per come erano rosa i miei biscotti. Erano rosa, sottolineo erano, perché dopo sono diventati neri sotto al grill, ma per questo no mi servono spiegazioni!
Pps: ho fatto anche la pizza, su ricetta consigliata da bismama. Se mangiata entro un ora era buona, dopo la si poteva usare come frisbie o magari per risuolare le scarpe, in ogni caso era commestibbile, nel senso che nessuno è stato male, per adesso. Il lato positivo è che ho buoni margini di miglioramento e non è poco.
Song: Paint It Black - The Rolling Stones


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