di tutte le parti sociali. Se questo che il premier definisce “decisionismo” è diverso dal fascismo e dal comunismo ci dovrebbe spiegare in cosa consiste questa diversità. E se ignora che Democrazia è quella forma di governo dove è la discussione il collante che la compone, qualcuno glielo dovrebbe spiegare. Quando in una Democrazia la discussione viene abolita perché ritenuta una perdita di tempo, non si tratta più di Democrazia ma di un regime autoritario. Ogni volta che qualcuno si arroga il diritto di porre la fiducia su qualsiasi sua personale decisione, che significa: decido io ciò che deve essere fatto e voi dovete solo obbedire in quanto non contate un cazzo, alla maniera del marchese del Grillo, la Democrazia è morta! La Democrazia antepone alla obbligatorietà di una legge il voto, offrendoci così libera scelta, antepone alla repressione la discussione, ma non tutti purtroppo, ne fanno buon uso. C’è sempre chi, pur vivendo in un paese democratico, non è maturo per apprezzarne i vantaggi e con i suoi comportamenti favorisce quella parte di sfruttatori, che esiste purtroppo in ogni paese, alimentandone l’avidità e l’ingiustizia a danno dei cittadini più deboli. Questo "aspirante ducetto", che ignora le regole democratiche e civili va ridimensionato e possibilmente mandato a casa, prima che i danni arrecati alla nostra nazione, divengano irreversibili. Abbiamo già provato sulla nostra pelle cosa il “decisionismo a senso unico” porta e non dobbiamo più permettere a nessuno di ripetere gli errori del passato. Il partito democratico deve isolare coloro che usano questi metodi nello gestire la cosa pubblica, deve battersi e restituire alla popolazione la possibilità di tornare alle urne, dalle quali ormai da troppi anni è stata esclusa, da certi personaggi che disconoscono e addirittura cancellano le leggi che la nazione si era date tramite la Costituzione.
di tutte le parti sociali. Se questo che il premier definisce “decisionismo” è diverso dal fascismo e dal comunismo ci dovrebbe spiegare in cosa consiste questa diversità. E se ignora che Democrazia è quella forma di governo dove è la discussione il collante che la compone, qualcuno glielo dovrebbe spiegare. Quando in una Democrazia la discussione viene abolita perché ritenuta una perdita di tempo, non si tratta più di Democrazia ma di un regime autoritario. Ogni volta che qualcuno si arroga il diritto di porre la fiducia su qualsiasi sua personale decisione, che significa: decido io ciò che deve essere fatto e voi dovete solo obbedire in quanto non contate un cazzo, alla maniera del marchese del Grillo, la Democrazia è morta! La Democrazia antepone alla obbligatorietà di una legge il voto, offrendoci così libera scelta, antepone alla repressione la discussione, ma non tutti purtroppo, ne fanno buon uso. C’è sempre chi, pur vivendo in un paese democratico, non è maturo per apprezzarne i vantaggi e con i suoi comportamenti favorisce quella parte di sfruttatori, che esiste purtroppo in ogni paese, alimentandone l’avidità e l’ingiustizia a danno dei cittadini più deboli. Questo "aspirante ducetto", che ignora le regole democratiche e civili va ridimensionato e possibilmente mandato a casa, prima che i danni arrecati alla nostra nazione, divengano irreversibili. Abbiamo già provato sulla nostra pelle cosa il “decisionismo a senso unico” porta e non dobbiamo più permettere a nessuno di ripetere gli errori del passato. Il partito democratico deve isolare coloro che usano questi metodi nello gestire la cosa pubblica, deve battersi e restituire alla popolazione la possibilità di tornare alle urne, dalle quali ormai da troppi anni è stata esclusa, da certi personaggi che disconoscono e addirittura cancellano le leggi che la nazione si era date tramite la Costituzione.
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