A complicare la gestione dell’impasse legata all’esodo di profughi ed immigrati, l’attività di pressione, da parte dell’opinione pubblica, del sentimento xenofobo come di quello xenofilo.
Entrambi, infatti, sono il prodotto di un fanatismo, quello dell’emotività ideologica, che compromette e allontana la visione razionale del problema, incapsulandolo in immagini stereotipiate e ideali, localizzate ai poli, in cui lo straniero rappresenta il male assoluto o, viceversa, un impegno morale e civile inderogabile, nonostante i limiti di ricettività delle comunità ospitanti.
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