Quest’anno il campionato SBK è molto equilibrato, sembra quasi la fotocopia dell’anno scorso, i piloti che si alternano nelle vittorie, se pur sempre i soliti noti, sono molto vicini in classifica, e ogni round offre mille spunti su cui chiacchierare. A seguito del GP di Turchia, tenutosi a Istanbul, Sykes domina la classifica, ma è braccato come non mai da Guintolì e Laverty.
I numeri parlano chiaro, Sykes è un martello, conquista nuovamente la superpole, ed a fine weekend ha totalizzato 13 podi stagionali di cui 6 vittorie, e con 3 gare al termine del campionato bisogna solo essere costanti, non cadere e totalizzare quanti più punti possibili.
Attenzione, non facciamoci ingannare dalla superiorità del pilota Kawasaki, ricordiamoci che lo scorso anno ha mancato il titolo di mezzo punto, ed infatti, con la doppietta del weekend turco, Laverty ha scavalcato Melandri in classifica portandosi a soli 26 punti di distacco da Sykes che ha un margine di 8 punti su Guintolì, alfiere Aprilia che è riuscito a tenere alto il nome della casa di Noale in un campionato che sembrava deciso già nelle prime battute a favore della verdona n°66. Che dire il campionato tra Aprila e Kawasaki è tutto da giocare ancora e non è per niente certo anche perchè Melandri nelle ultime battute con la sua BMW potrebbe recuperare il gap mancante e monopolizzare l’esito finale fino all’ultima curva dell’ultimo circuito.
Pessime notizie in casa Ducati, quest’anno si evince che i problemi riscontrati in MotoGP sono drasticamente arrivati fino alla derivata di serie più affascinante del momento. Occorre rivoluzionare tutto il progetto a mio avviso, le evoluzioni e le migliorie non bastano più, evidentemente va rivista la base del progetto.