Dunque, nella notte tra mercoledi 4 e giovedi 5, il Senato ha detto si alla fiducia allo Sblocca Italia, che quindi è legge: manca solo la pubblicazione della legge di conversione in Gazzetta, comunque entro l’11, altrimenti il decreto scade, come lo yogurt.
All’interno dello Sblocca Italia si parla di Permesso di costruire e di Permesso di costruire convenzionato. Vediamo le novità.
Per quanto riguarda il Permesso di costruire, la proroga dei termini per l’inizio e l’ultimazione dei lavori può essere accordata, con una giusta motivazione, per i seguenti motivi:
- per sopravvenuti fatti estranei alla volontà del titolare del permesso di costruire stesso,
- in considerazione della mole dell’opera da realizzare, delle sue particolari caratteristiche tecnico-costruttive, o di difficoltà tecnico-esecutive emerse successivamente all’inizio dei lavori, ovvero quando si tratti di opere pubbliche il cui finanziamento sia previsto in più esercizi finanziari.
I termini per il rilascio del Permesso di costruire sono raddoppiati per progetti molto complessi secondo la motivata risoluzione del responsabile del procedimento.
Per quanto riguarda il Permesso di costruire convenzionato, lo Sblocca Italia dice che se le esigenze di urbanizzazione possono essere soddisfatte con una modalità semplificata, ci si può far rilasciare un Permesso di costruire convenzionato.
La convenzione deve essere approvata con delibera del consiglio comunale, salva diversa previsione regionale, e deve specificare gli obblighi, funzionali al soddisfacimento di un interesse pubblico, che il soggetto attuatore si assume per poter conseguire il rilascio del titolo edilizio stesso, che resta la fonte di regolamento degli interessi.
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Queste le novità riguardanti il Permesso di costruire all’interno dello Sblocca Italia, dopo la confusione sulle varianti che si era creata tra il decreto stesso e modifiche al dPR 380/2001.