Lo Sblocca Italia ha ricevuto il via libera e, come anticipato a fine ottobre, al suo interno è stato reintrodotto il Regolamento edilizio unico, con l’intento di unificare la regolamentazione edilizia per tutti i comuni italiani (oltre ottomila), per semplificare l’attività dei professionisti tecnici e di chi opera nel settore dell’edilizia.
Al fine di semplificare e uniformare le norme e gli adempimenti, quindi, sarà adottato uno schema di regolamento edilizio tipo tra Governo, regioni e autonomie locali, in sede di Conferenza unificata. Il regolamento edilizio-tipo, indica i requisiti prestazionali degli edifici, con particolare riguardo alla sicurezza e al risparmio energetico, dev’essere adottato dai comuni.
Il Regolamento edilizio unico deve essere adottano dai comuni ai sensi dell’articolo 2, comma 4, del decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380, nel testo vigente.
In particolare nella prima bozza dello Sblocca Italia si prescriveva che il Regolamento edilizio unico dovesse espressamente disciplinare, nel rispetto della legislazione vigente:
- la definizione dei parametri edilizi applicabili sull’intero territorio comunale;
- la fissazione delle definizioni tecniche di riferimento per gli interventi urbanistico-edilizi;
- l’individuazione delle caratteristiche e dei requisiti igienico-sanitari e di sicurezza, nonché di accessibilità in termini di eliminazione delle barriere architettoniche;
- la definizione degli elementi costitutivi o di corredo delle costruzioni;
- le modalità tecniche del recupero del patrimonio edilizio esistente e riduzione del consumo del suolo, in attuazione degli strumenti urbanistici e delle leggi di settore;
- la diversificazione degli interventi edilizi ai fini della sottoposizione a regimi procedimentali e contributivi differenziati in ragione della rispettiva natura e del carico urbanistico prodotto;
- l’individuazione di misure tecniche volte a perseguire il risparmio energetico e a favorire l’installazione di impianti per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, nonché ad incentivare l’utilizzo di tecniche costruttive di bioedilizia e la qualità architettonica degli edifici.
Dunque, la versione definitiva dello Sblocca Italia comprende di nuovo il Regolamento edilizio unico.