Magazine Cucina

Sburlòn, liquore di mele cotogne

Da Patiba @patiba1
cotognata Lo Sburlon è un liquore a base di mele cotogne, tipico della pianura e della zona collinare del parmense.
Si riteneva che, bevuto a fine pasto, desse una sorta di “spinta”, facilitando la digestione; allungato con acqua era ritenuto un ottimo corroborante e defatigante. Lo sburlon è il frutto della macerazione e infusione alcolica della polpa della mela, precedentemente grattugiata o ridotta in poltiglia.
La polpa così trattata viene dapprima fatta macerare per circa cinque giorni al fine di estrarne tutti i succhi che vengono poi messi in infusione in alcol, assieme a vari aromi e allo zucchero, per un periodo non inferiore ai 30 giorni. Al termine avviene la filtrazione e l’imbottigliamento. Ne risulta un liquore a elevata gradazione alcolica, limpido e di colore fra il giallo e il nocciola. La sua preparazione è antica e la ricetta ha innumerevoli varianti.
Lo sburlon è sempre stato, assieme al nocino uno dei liquori popolari più diffusi. Fino a pochi decenni fa infatti, in molte case di campagna, sia in montagna che in pianura, c’era una pianta di Mela cotogna da cui si ricavava la marmellata e il liquore. In inverno viene consumato a temperatura ambiente mentre in estate è ottimo servido freddo.

La ricetta

Ingredienti
Mele cotogne, alcool, zucchero, scorza di limone. Preparazione
Tritare molto fini le mele cotogne, possibilmente con la macchina da salame elettrica (quella del norcino!!). Le mele possono essere utilizzate nella quantità desiderata.
Lasciare le mele tritate in una pentola ben coperta per due giorni a fermentare.
Dopo vanno schiacciate con lo schiacciapatate per farne uscire il “sugo”.
Dal peso del liquido così ottenuto viene aggiunta una quantità di alcool a piacere, zucchero in proporzione di metà dell’alcool utilizzato (e comunque non più di 6 etti, per non rendere il prodotto finito troppo liquoroso).
Lasciare in infusione tre mesi ed infine filtrare. sburlo,cotone,cotogna,mela,emilia,pere,mele

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :