Scalzo e Iiritano

Creato il 28 aprile 2011 da Spaziokultura
 La libreria Don Chisciotte di Catanzaro Lido ha ospitato la presentazione ufficiale per il Partito Democratico di Massimo Iiritano. “Presentare la mia candidatura tra i libri significa rappresentarmi e dare voce al mio impegno culturale”, così esordiva il filosofo, saggista e docente di Lettere che dopo molti tentennamenti ha deciso di affiancare Salvatore Scalzo nella corsa per le amministrative.
 In effetti l’ambiente scelto è l’ideale per chi ha deciso di candidarsi per dare il proprio contributo nel settore che lo appassiona e a cui vuole dare la giusta centralità, la cultura appunto. Accompagnato da tanti amici e dalla sua famiglia l’aspirante candidato ha fatto gli onori di casa: vi facevano bella mostra i suoi libri e l’immancabile programma della sua coalizione. A presentarlo i suoi amici Nunzio Belcaro e Nicola Chiriano che hanno evidenziato l’importanza della discesa in campo di questo intellettuale prestato alla politica o come lui stesso si è definito “amante della politica della parola e del confronto.” Mentre un emozionato e appassionato Chiriano prendeva la parola irrompeva Salvatore Scalzo che reduce dai suoi tanti impegni elettorali non voleva mancare a quest’appuntamento. Il candidato a sindaco per il centrosinistra ha sottolineato come con Iiritano esista la condivisione di un percorso ideale che parte dalla saldatura tra due mondi: quello di chi resta nella nostra terra per cercare di migliorarla, e quella di chi parte per migliorarsi, ma con la voglia di fare il meglio per restituirlo alla terra natia. Scalzo ha inteso richiamare i presenti a non disperdere il capitale umano “che è la più grave perdita della nostra regione”, così come a tendere alla cooperazione cercando di realizzare sforzi collettivi. Il giovane candidato si è soffermato poi sul programma elaborato come mai prima con la collaborazione di molti catanzaresi: “1 catanzarese su 38 ha partecipato con le sue idee alla realizzazione dei 100 punti programmatici.” Iiritano a questo punto ha ripreso la parola riflettendo sulla politica del dire e del fare che non può prescindere dal sano confronto dialettico; una politica che va rivalutata se tanti stanno alla finestra. Il filosofo seguace di Squinzio ha infine ripreso il concetto espresso da Chiriano, “compagni di cammino”, riferendosi a quanti stanno lavorando all’elezione di Salvatore Scalzo.
  da infooggi a cura di Vincenzo Marino

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