Oggi sono andata a una conferenza con alcuni colleghi, per l'occasione, anche se il dress code del mio lavoro non lo impone, ho deciso di vestirmi un po' più elegante e semplice. Indossavo dei pantaloni della benetton blu, le ballerine bianche di mauro leone che hanno un minimo di tacco, una blusa bianca mezze amiche con collo alla coreana, e la mia nuova giacca blu di h&m. Alla spalla avevo la borsa di Ralph Lauren di stoffa bianca e blu (acquistata con una piccola parte del mio primo stipendio).
Ero un po' dubbiosa che questo abbinamento fosse un po' troppo serio e ho chiesto alle colleghe se sembrassi una hostes Alitalia, ma loro hanno negato (anche mia madre aveva negato quella stessa mattina). Terminata la conferenza raggiungo un collega, e un signore mi porge i fogli del questionario, io lì prendo pensando che siano i miei che mi sono caduti, ma mi accorgo che non è così, così gli dico: "Non sono miei." Il tal signore panzone con la camicia a quadri mi guarda inebetito mentre il mio collega mi dice: "Ti ha scambiata per una..." e non termina la frase. Io gli rendo i fogli con sguardo d'odio e gli dico: "Evidentemente la prossima volta mi devo vestire peggio per non essere scambiata per una hostes" il panzone inizia a mormorare le sue scuse ma io non lo degno di uno sguardo.
Ma cavoli, quando sei entrato non hai notato che chi ti aveva registrato era un uomo? E che io ero seduta tra i partecipanti. Io e altre 6 donne, su 30 partecipanti, insomma in quelle tre ore ti sarai pur guardato intorno. Mi hai bollata come hostes perché avevo la giacca invece che la mia più brutta camicia a quadri? O solo perché sono una donna e non hai pensato potessi avere due lauree e aver fatto la tesi proprio sull'argomento della conferenza? Ecco una classica occasione in cui l'abito fa il monaco e in cui essere più eleganti degli altri non è produttivo. La prossima volta mi vestirò malissimo! Il magone comunque è perdurato mentre facevo le scale, tanto che mi stava quasi venendo da piangere!