Si vendevano le partite
La scena eSports coreana è stata scossa dalla notizia dell'arresto di alcuni pro-gamer di StarCraft II e del loro coach, tutti bannati a vita dalle competizioni. In pratica questi giocatori usavano vendere le proprie partite, guadagnando sulla cosa grazie all'ampio giro di scommesse che ruota attorno a queste discipline in Corea.
L'associazione KeSPA si è scusata per quanto accaduto e ha dichiarato di essere al lavoro con le autorità per fare chiarezza e portare alla luce eventuali altri episodi del genere. Le partite vendute oggetto delle indagini si sono svolte fra gennaio e giugno di quest'anno.