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Scanzano Jonico sposa la linea dei Comuni del Mercure contro la Centrale Enel a biomasse

Creato il 12 dicembre 2013 da Ecodibasilicata

La rete di solidarietà e di vicinanza alle popolazioni e ai comuni del Mercure che lottano contro la riapertura della centrale Enel a biomasse e che sono, ancora tutt’oggi in mobilitazione, si riempie di una testimonianza forte e importante quale è quella del consiglio comunale di Scanzano Jonico. E’ stata convocata infatti, nella giornata di domani (ore 18.00), una sessione straordinaria urgente del consiglio comunale del comune materano per discutere e deliberare una dichiarazione/mozione di solidarietà ai comuni del Pollino, che da oltre quaranta giorni sono in uno stato di agitazione e invocano a gran voce il rispetto della legalità, di un confronto politico serio su questa vertenza unitamente al rigetto totale di un progetto sovradimensionato, inutile, distonico con l’ambiente e la salute e in contrasto con decenni di programmazione territoriale orientata verso uno sviluppo eco-sostenibile.

In un’area protetta, qual è quella del Parco Nazionale del Pollino, non è possibile un mega impianto a biomasse (41 Mw). Lo dicono il buon senso (la più grande centrale a biomasse d’Europa nel più grande parco d’Europa), lo dicono le norme di riferimento del piano del parco che non prevedono centrali di potenza superiore ai 3 Mw, lo dice la letteratura scientifica che identifica, nei fumi, particelle cancerogene per l’uomo. Vogliamo ricordare inoltre che questo progetto è stato bocciato dal Consiglio di Stato (sentenza 4400/2012) e che la rabbia e le preoccupazioni delle amministrazioni locali e dei cittadini della valle del Mercure nascono dal fatto che l’autorizzazione unica rilasciata dalla Regione Calabria, in forza della quale la centrale è oggi in esercizio, è palesemente una violazione di quella sentenza.

La testimonianza significativa del comune di Scanzano Jonico nei confronti delle genti del Mercure dimostra che sui grandi temi dell’ambiente e dalla salute non esistono barriere e non esistono timidezze istituzionali. Il comune simbolo dell’autodeterminazione e della difesa del territorio, così come della lotta contro la prevaricazione di uno stato del profitto e/o di lobby dei rifiuti a danno di cittadini inermi – che pure ebbe a ricevere dai comuni del Mercure solidarietà e presenza nei giorni di ribellione al decreto che individuava in quelle terre il deposito di stoccaggio di scorie nucleari -, esprimendo, attraverso una delibera della massima assise cittadina, una vicinanza istituzionale alle popolazioni del Pollino, arricchisce e inorgoglisce una battaglia che non può essere più ignorata o relegata a una questione locale.
L’impatto mediatico e nazionale che sta avendo la vicenda della centrale Enel del Mercure (tre interrogazioni parlamentari inchiodano Enel a responsabilità sullo smaltimento dell’amianto, su quello delle ceneri e sulla provenienza delle biomasse), la stessa conoscenza dei fatti – attraverso la rete, i movimenti e i sindaci -, che di fatto sta isolando comportamenti ambigui o di sponda all’Enel da parte di quelle istituzioni pubbliche che indegnamente e in gran segreto consumano atti sulla pelle dei cittadini, è ormai una deriva incontrollabile che contribuirà inevitabilmente a sgretolare un progetto che offende la dignità dei territori.
Vincenzo Corraro (sindaco di Viggianello)

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