La zona di Olbia in cui sorgeva l’antica necropoli romana ormai da dieci anni vede il lavoro degli archeologi dare il suo frutto. Attorno a San Simplicio, la dove si ipotizza vi fosse il tempio romano, area che già dal IV sec. a.C. esisteva come luogo di culto, ha regalato il rinvenimento nelle vicinanze della chiesa, di un deposito votivo di statuette di terracotta raffiguranti la dea Cerere. Lo scavo ha riportato alla luce una rampa d’accesso al tempio della dea come pure un pozzo sacro, decine di tombe di età imperiale con tanto di corredi funerari, tra cui anelli d’oro, anfore, specchi in bronzo.Un corposo patrimonio archeologico: navi, collane, anelli, terme, tombe e adesso i tesori di San Simplicio. Il sito poi è testimone di come il sito fosse un centro importante in età altomedievale .