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Scegli Gesù.

Creato il 15 aprile 2014 da Danilo Baccarani @dumbbac
[...]sto provando a cambiare
non cercarmi più...
nei dintorni di niente,
ubriacarmi di gente,
lontano dai ricordi
dove vinci sempre tu...
che adesso voglio ridere,
perciò tristezza mia,
spedisci alle tue lacrime
la mia fotografia...
che adesso voglio vivere
in questo mondo qui...*

Scegli Gesù.
Me lo ha detto uno.
Uno che è sceso da una Touran grigia, bella auto, giacca e cravatta, capello con riga da una parte.
Io ero nel dehors di un bar a mangiare rapidamente una insalata talmente triste che erano le cipolle a piangersi addosso.
Sono entrato nella fase, vai verso i quaranta, anzi, ci sei già dentro, quindi pochi cazzi: a pranzo, insalata, poco olio, poco sale, bottiglietta di acqua naturale.
Ero seduto nel dehors di un bar, dicevo.
Poi la mia giornata, che necessitava di una svolta in attesa dell'acquisto delle figurine del Mondiale (vai verso i quaranta, anzi ci sei già dentro), ha cambiato verso in maniera assolutamente inopinata.
"Scegli Gesù!" - mi ha detto il tipo distinto appena sceso da una Touran grigia, bella auto, giacca e cravatta, capello con riga da una parte.
Mi scusi? - Gli ho risposto.
Lui ha sorriso e ha insistito: "Scegli Gesù!".
A questo punto, avendo dato l'impressione di essere un semplice avventore che mangia un'insalata triste, con le cipolle tristi, dentro al dehors di un bar, gli ho chiesto se non mi avesse confuso con qualcun altro.
Il gentile proprietario della Touran grigia, bella auto, giacca e cravatta, capello con riga da una parte non ha fatto una piega e mi ha detto su per giù: "Fratello, se scegli Cristo lui ti salverà."
A questo punto, avendo dato l'impressione di essere un semplice avventore che mangia un'insalata triste, con le cipolle tristi, dentro al dehors di un bar, gli ho detto: "Mi scusi, veramente, ma credo che lei si stia sbagliando. E comunque, non mi interessa. Grazie."
Detto ciò, il gentile proprietario della Touran grigia mi ha chiesto se poteva prendere il giornale a cui avevo dato una scorsa rapida e si è seduto al tavolo affianco al mio.
Ad ogni notizia scuoteva la testa e sussurrava qualcosa.
Poi è arrivata la cameriera e io ho ordinato il mio caffè ristretto.
Il tipo mi guarda, poi guarda la camerierina e sussurra: "Anche per me, lo stesso."
Così, dopo circa un minuto sono arrivati i due caffè.
Giro con il cucchiaino la bevanda calda, senza zucchero e sorseggio. Lui mette una bustina di zucchero e giù di un fiato.
Lo osservo. Continua a scuotere la testa ad ogni capoverso tenendo la tazzina tra le mani.
Mi alzo dalla sedia, raccolgo le mie cose e vado verso la cassa a pagare. Esco e lui mi saluta dicendo una cosa del tipo: "Sei ancora in tempo fratello. Scegli Gesù."
Io lo saluto, salgo sulla mia bici e in lontananza il tipo ripete il suo mantra alla camerierina. "Scegli Gesù..."
La domanda che resta insoluta e aleggia su di me mentre pedalo verso l'ufficio è: ma prima o dopo il caffè?
*Sergio Caputo, Fantasy

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