La mia ex coinquilina è una di quelle che pensa che la vita da single non abbia senso.
Lei pensa che le notti passate da sole siano tristi, e che senza un fidanzato non ci sia una possibilità di sopravvivenza. Lei è una di quelle persone che pensa che i letti matrimoniali siano fatti apposta per essere divisi con qualcuno.
Quando ha sentito uscire dalla mia bocca la frase: "AH! Un letto matrimoniale! Per me!" mi ha detto, serafica, che "i letti sono fatti per essere condivisi, vedrai che ti ritroverai a dormire solo da una parte e ti sentirai sola." E io le ho detto: "No, guarda, va bene, bello dormire insieme. Ma io dormo bene anche da sola."
E lei a quel punto avrà pensato che sono insensibile e cuore di pietra, nonchè una stronza che usa gli uomini e poi li caccia dal letto subito per non doverli cacciare dopo, mentre russano.
Perché se ci pensate, quanti di voi dormono sonni tranquilli quando sono accompagnati?
Che poi VA BENE, lo ammetto: dormire con la vostra dolce metà è molto carino. E addormentarsi dopo che si è fatto l'amore tutti abbracciati ci fa venire gli occhi a cuore. MA, se nel bel mezzo della notte il\la vostra amata\o vi molla una craniata, allora vi viene da pensare un secondo che vorreste essere a letto, da soli a rotolare e a sbavucchiare allegramente in solitudine.
Un recente sondaggio svolto dalla sottoscritta ha svelato che le notti con le dolci metà non sono poi molto dolci. Nemmeno per la mia ex coinquilina, che si ritrovava a lottare con un russatore seriale che poteva essere misurato in gradi della scala Richter.
Allora mi è venuta in mente madre quando mi diceva: "Tuo padre mi ha tirato un pugno stanotte. E poi si è alzato, offeso, e mi ha detto che non lo facevo dormire perché io gli ho detto MA COSA FAI, MI PICCHI! E allora io cosa devo fare? Lo lego?"
Perché dormire ci da alla testa: c'è chi c'ha la sindrome della gamba ballerina, chi tira sberloni, chi spinge, chi russa e nega l'accaduto, chi è incline a tirare craniate e pugni.
La sindrome della gamba ballerina è anche detta scientificamente rilassamento dei muscoli, o qualcosa del genere. In pratica è tutto un muovere gambe, smollare calcetti non ben assestati, tremolamenti, che se stai dall'altra parte del letto ti sembra che ci sia un terremoto.
Se poi siete abbracciati, allora la sindrome della gamba ballerina si traduce in botte continue.
Quella degli sberloni\ craniate\ pugni è una brutta abitudine.
Oltre al fatto che si rischiano occhi neri e lividi vari, della serie "No, il mio ragazzo mi ha tirato una sberla mentre dormiva" e tutti che ti guardano con quella faccia che sa molto di "Violenza casalinga", ma dopo uno sberlone e o pugno nel bel mezzo della fase REM, col cavolo che ti riaddormenti. Perché ti scattano:
A- la rabbia post violenza. E scatta così la rivincita, le spinte, le frasi gettate lì come "Oh ma sei cretino" oppure il "Ma cosa fai mi picchi" usato da madre;
B- la paura che la prossima mossa possa essere ben assestata, e allora cerchi inevitabilmente modi per proteggerti addormentandoti con: mani sulla faccia, braccia tese per prendere le distanze, o cercando disperatamente angolini di letto lontani dal pericolo.
Il russare è straziante. E' una di quelle cose che, anche se hai ancora un occhio chiuso e con l'altro non riesci a capire dove sei, ti ritrovi a pregare che finisca in fretta, a sperare che i tuoi pugni funzionino, che i tuoi "Psst!" vengano ascoltati.
Il russatore nega sempre. Non ammetterà mai di russare. Se non previa registrazione.
Ma alla fine dormire insieme è tutta una questione di capire i bisogni dell'altra persona, di saper essere accondiscendenti, di tolleranza verso le abitudini dell'altro. Un po' come quando si e' svegli.
Mi spingi? Ti spingo.
Mi russi in faccia? Io ti sposto di lato. O ti riempio di Pssst, pssst, OH!
Ti sposti dal tuo lato al mio senza nemmeno considerarmi? Ti rubo tutta la coperta e ti spingo in la con il piede.
Mi getti giù dal letto? Mi appiccico a te come una cozza allo scoglio.
Mi rubi la coperta? Ti rubo la coperta.
Mi picchi? Ti sveglio.
Menti? Mento pure io.
"La smetti di russare?!" "Non stavo russando. E' una tua impressione."
"Ma stanotte, mi hai calciato perché russavo?" "Io calciarti? Perché russavi? Ma va, era una tua impressione."
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