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Scene di vita newyorkese di reginald marsh

Creato il 06 ottobre 2011 da Catone
REGINALD MARSH,
ispiratore del film "Chicago" di Rob Marshall

Quando la vita e il jazz di Chicago, cantavano: "Dipingiamo la città!"
Reginald Marsh (1898-1954)  appartiene a quella generazione di giovani artisti americani che, sotto l'influenza dell'impressionismo e dell'espressionismo (e più tardi dietro la frenesia del jazz), dopo la prima guerra mondiale concentrarono la loro attenzione sulla riproposizione realistica delle scene di vita urbana newyorkese. Marsh, però, si espresse con una marcia in più rispetto agli altri, perché il mondo del cinema e dello spettacolo e, in contrapposizione, quello dei poveri e degli emarginati, lo attraevano in modo particolare. Quella, allora, era l'essenza della vita sociale delle metropoli americane e Marsh l'aveva avvertita con nettezza. Quindi, l'artista finì per ficcarcisi letteralmente dentro per coglierne, con assoluta libertà ed una vena di socialismo, le atmosfere più sexy, torbide e crude, tramite una pennellata secca e graffiante che ancor oggi suscita emozioni forti e coinvolgenti. Nelle opere di Marsh, infatti, la Grande Mela - rappresentativa anche delle altre grandi città statunitensi - pullula di sguardi lascivi e inquietanti, di gonne alzate dal vento (sbalorditiva anticipazione della Marilyn Monroe di Quando la moglie è in vacanza), di balli sensuali (ripresi forse anche oggi da Paolo Conte nel brano Boogie), di reporter al lavoro, di nuguli di ragazze al botteghino del cinema e di loschi figuri, tali da reimmergerci tout court nei colori, negli stili e perfino nei suoni del tempo!
Quindi, non c'è da stupirsi se il direttore della fotografia di Chicago, Dion Beebe, ha pubblicamente dichiarato che: " I set erano tutti ispirati ai quadri di Reginald Marsh " e che " Quel tipo di atmosfera tornava anche sul palcoscenico, con i corpi e gli arti dei ballerini così intrecciati tra loro, tanto che abbiamo cercato di catturare quel senso di erotismo in ogni inquadratura ". Un'atmosfera che, a nostro avviso, si avverte perfettamente nell'intera pellicola del regista/coreografo Rob Marshall, il quale, dopo la conferenza stampa del film tenutasi nel prestigioso St. Regis Grand Hotel di Roma, in esclusiva per Pittura&dintorni, ci ha dichiarato che: " Reginald Marsh è uno straordinario pittore degli anni trenta che sosteneva le cause dei poveri. Perciò nelle sue opere c'è un senso della vita e del suo scorrere nelle anime più umili della città. Fonte
clip_image002 20th Century Movie

clip_image003clip_image004Four Girls and a Man on the Boardwalk, 1949
clip_image006clip_image007 The Normandie

clip_image001"Coney Island," Reginald Marsh, All rights reserved
clip_image002[4]"Carousel," Reginald Marsh, All rights reserved
clip_image003[4]"Battery Belles," Reginald Marsh, All rights reserved
clip_image004[4]"Wonderland Circus." clip_image007[4]Reginald Marsh American, 1898-1954 Lower Manhattan (New York Skyline), 1930
clip_image005 Texas Guinan and Her Gang, 1931
clip_image006[4] Zeke Youngblood's Dance Marathon, 1932
clip_image008Girls (Red Buttons) 1936
clip_image009 Mad Men of Europe, 1940
clip_image010Hotel, 1941
clip_image011 East 10th Street Jungle, 1934clip_image012 the Bowery

clip_image013Stokey’s Bar on the Bowery

clip_image014Tunnel of Love

clip_image015 clip_image017 clip_image019 Usherette, 1939
clip_image020
Two Girls Walking/Three Girls Standing, 1946
clip_image021Two Girls Walking/Three Girls Standing, 1946 clip_image022 Locomotives, Jersey City

clip_image023Atlantic Liner in Harbor with Tug

clip_image024 Why not use the “L”

clip_image025 clip_image026Minsky’s Chorus  (Minsky’s was the most important striptease and burlesque club in New York City at the time) 1935
clip_image027Reginald Marsh 'Hauptman Must Die' 1935 
clip_image002[6]
Ten Cents a Dance,1933

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