Arthur Gary Bishop
Nato il 29 settembre 1952 a Hinkley e cresciuto a Salt Lake City (entrambi nello stato americano dello Utah) da genitori mormoni profondamente religiosi, Arthur Gary Bishop è uno studente brillante, e per qualche tempo si impegna come missionario nelle Filippine.
Tornato in America, si diploma al college con il massimo dei voti e quando, nel febbraio ciel 1978, viene arrestato per malversazione, i suoi amici e la sua famiglia sono completamente sconvolti. Al processo, Bishop si dichiara colpevole e viene condannato a soli cinque anni di prigione a patto che restituisca il denaro sottratto. Ma Bishop scompare e la chiesa mormone lo scomunica.
Arthur Gary Bishop assume una nuova identità, ma resta a Salt Lake City e si unisce al programma Big Brother per aiutare i giovani in difficoltà. È durante alcuni campeggi organizzati dal programma che il caritatevole Bishop incomincia a molestare bambini.
Dalle molestie all’omicidio il passo è orribilmente breve: tra il 14 ottobre 1979 il 14 luglio 1983, Bishop uccide cinque bambini, seviziandoli prima e dopo la loro morte. Dopo alcune ricerche la polizia, notato il suo innaturale interesse per i bambini, lo arresta.
Bishop si dichiara colpevole e rivela la sua vera identità. Ulteriori indagini portano alla scoperta, nella sua abitazione, di una pistola, un martello insanguinato e numerose istantanee di una vittima scattate dopo il suo rapimento, così come varie altre fotografie di ragazzi nudi.
Da devoto mormone quale è sempre stato, al processo Bishop afferma: "Sono contento che mi abbiate preso, perché lo avrei fatto ancora."
Condannato a morte, Bishop è stato giustiziato il 9 giugno 1988 con un'iniezione letale.
[tratto da Dizionario dei Serial Killer di Curtoni e Parolini, A. Vallardi, 1998]