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Schedatura Dna: niente sanzioni per la Francia

Creato il 02 febbraio 2012 da Francesco Sellari @FraSellari

Alcuni giorni fa, la Corte Europea dei diritti dell’uomo ha rigettato i ricorsi presentati dagli attivisti anti-ogm che si erano opposti al prelievo di materiale organico per l’archiviazione del loro profilo genetico all’interno del Fnaeg (Fichier national automatisé des empreintes génétiques) l’archivio nazionale delle impronte genetiche. La Corte non è entrata nel merito della questione. Ha respinto il ricorso poiché i ricorrenti hanno violato la segretezza delle trattative per una risoluzione amichevole del contenzioso aperto contro lo stato francese. I “falciatori volontari” (attivisti processati per aver distrutto piantagioni ogm e condannati, inoltre, al pagamento di una sanzione per essersi in seguito rifiutati di frasi prelevare il dna) avevano denunciato all’opinione pubblica il tentativo dello stato francese di evitare il ricorso alla Corte europea dei diritti dell’uomo tramite l’offerta di una somma di denaro (circa 1.500 euro per la maggioranza dei 34 casi in questione). Insomma, i ricorrenti potevano rifiutare la risoluzione amichevole ma non denunciarla all’opinione pubblica per non creare indirettamente pressioni ambientali sul pronunciaento della Corte.

“La Corte ricorda – si legge ne comunciato ufficiale  – che ai sensi dell’articolo 39 comma 2 della Convenzione europea dei diritti dell’uomo e dell’articolo 62 del regolamento della Corte le trattative in vista del raggiungimento di una conciliazione sono confidenziali”. E più avanti: “La regola della confidenzialità delle trattative per la conciliazione riveste un’importanza particolare nella misura in cui è atta a preservare le parti e la stessa Corte dai temtativi di pressione politica”.

Nato per archiviare il profilo genetico dei colpevoli di reati sessuali, il Fnaeg ha subito progressivamente un’estensione notevole di quelle che eranno le sue finalità iniziali. Oggi, l’archiviazione delle impronte genetiche è richiesta per oltre cento tipologie di reato, quasi tutti i reati contro le persone e la proprietà, ad eccezione dei reati finanziari. Non solo in flagranza di reato (come nel caso degli attivisti anti-ogm, i quali rivendicano la loro azione in un’ottica di disobbedienza civile) ma anche nel caso di uuna semplice imputazione, il prelievo è automatico, non serve il pronunciamento definitivo di un giudice. I dati vengono conservati per 25 anni per gli indagati, 40 per i colpevoli. Gli attivisti anti-ogm si sono sempre opposti a questa schedatura, interpretata come forma di minaccia alle libertà individuali e alla durata sproporzionata di conservazione dei dati. Ed era proprio su questi temi che attendevano un pronunciamento della Corte e una possibile condanna della Francia.


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