Ecco le foto della mega frittata che ieri sei cuochi hanno preparato a Scheggino (PG) in occasione della manifestazione dedicata al diamante nero della cucina. Due migliaia di uova condite con chili di odoroso tartufo nero.
A seguire l'evento c'erano centinaia di persone che hanno seguito con curiosità le varie fasi di questa non facile cottura, applaudendo e commentando i vari passaggi alla maniera dei tifosi di calcio che dispensano consigli agli allenatori delle varie squadre: - Attenti che si attacca sulla padella, bisogna mescolarla continuamente! - Bisogna farla cuovere bene e poi girarla, altrimenti si rovescia! - Il vino, il vino , ricordatevi del vino...e del sale!
I cuochi hanno iniziato appoggiando il grande contenitore di metallo, con dentro le uova sbattute e il tartufo nero macinato, sopra un treppiede alimentato da un fornello a legna acceso sulla riva del fiume Nera. Poi armati di lunghe spatole hanno rimestato e atteso per quasi mezz'ora che l'amalgama si rapprendesse e sprigionasse il suadente profumo che ha invaso la piazza.
A metà cottura, sulla padella è stato agganciato un coperchio e, grazie alle due ruote fissate ai lati, la frittata è stata girata e rigirata più volte di 180 gradi, fino all'ultimazione della succulenta opera.
Tagliate in piccoli pezzi, le uova al tartufo sono state distribuite a tutti i golosi presenti.
Fetta dopo fetta ognuno ha avuto la sua parte da gustare passeggiando tra i banchi di delizie alimentari e di prodotti artigianali, ascoltando la musica o entrando a visitare l'Ecomuseo del Tartufo e le mostre del pittore Ferruccio Ramadori con quelle del Maestro di tarsìe Roberto Chiaraluce.
Una domenica scaldata dal sole di inizio marzo, quella di ieri, resa piacevole dal profilo storico delle case di Scheggino immerse nel canale di Valcasana o dai germani che contendevano a trote e storioni il regno dell'acqua.