L’umanità del silenzio,
desiderio pacifico
della prole di un mondo in rotta,
inesorabile ci abbandona,
afflitta, ferita,
dai perduti venerandi.
Ponti nel cielo,
scheletrica bellezza luccicante,
prodotti di un’era
lungi dall’essere perfetta.
Ponti tra noi,
il nostro sapere,
le nostre menti,
e lontani dalla forza dell’individuo.
Venite!
Il cantiere è aperto!
Avanti con le macchine e il cemento!
Verdi speranze che scompaiono...
Nostra volontà ingannatrice,
perfida oltre ogni misura,
insensibile e distorta,
ci regala un Eden
di vana esistenza
e illusoria pace.
E.