SCHERMA - Campionati del mondo di Catania. Gli altri pagano il PIZZO...

Creato il 13 ottobre 2011 da Andreakur
Nove medaglie, cinque dalla scherma olimpica e quattro dalla scherma paralimpica. Non è ancora il bilancio di fine Mondiale, ma un consuntivo a quattro giorni dalla conclusione della competizione. Se la giornata inaugurale era stata straordinaria, col doppio oro nel fioretto femminile e nella sciabola maschile, a cui si sono aggiunti l'argento nel fioretto ed il bronzo nella sciabola, quella di ieri non può che definirsi straordinaria. Oro per Paolo Pizzo nella spada maschile, medaglia d'oro anche per William Russo nella spada maschile paralimpica cat. C, argento per Loredana Trigilia nella sciabola femminile cat. A e bronzo per Matteo Betti nella spada maschile cat. A. Andiamo per ordine: Paolo Pizzo a Catania è cresciuto sia come uomo che come schermidore. Poi la partenza verso Roma, per migliorare ed affinare la sua tecnica grazie al Maestro Oleg Pouzanov. Adesso, nella sua prima gara a Catania, vince, strabiliando e facendo sventolare le circa milleduecento bandierine tricolore del Palaghiaccio. Dopo una cavalcata trionfale, iniziato con la vittoria sul finlandese Lahtinen per 15-7, proseguita nei 32 con il successo sull'ucraino Herey per 15-11 e agli ottavi sullo statunitense Thompson per 15-9. Ai quarti lo scoglio, sulla carta, più duro: l'ungherese Imre. La pedana verde, a ridosso della tribuna, diventa il “cortile di casa”, con tutta la famiglia e gli amici a sostenerlo. Paolo scatena tutta la sua grinta e ferma la corsa dell'esperto magiaro col punteggio di 15-11, salendo sul podio. La semifinale si annuncia dura: c'è di fronte lo svizzero Kauter, uno che nel tempo libero suona e canta in un gruppo musicale. Ma stavolta, il canto della vittoria è intonato da Pizzo, dopo un assalto che lo ha visto sotto di due stoccate, poi in parità, poi ancora sotto sino al rush finale del 15-12. In finale lo attende l'olandese Verwijlen. L'avvio è da incubo: sotto 4-0 dopo i primi secondi di gara. Il pubblico lo incita, compaiono le bandierine tricolore e dagli spalti si alza il coro “Paolo, Paolo”. Lui, sotto la maschera, si esalta e dà vita prima ad una rimonta e successivamente ad un testa a testa che si conclude sul definitivo 15-13.
Paolo Pizzo è Campione del Mondo, vince matematicamente la Coppa del Mondo di specialità e manda il Palaghiaccio in visibilio. Viene fatto saltare in aria dallo staff federale di spada, poi l'abbraccio con il suo maestro ed infine l'insolita corsa in tribuna per lasciarsi avvolgere dall'affetto della sua famiglia. “Sto vivendo un sogno, non mi sembra vero - ripete a spron battuto prima di dedicarsi ai microfoni ed ai taccuini dei cronisti -. Sono un ragazzo che ha lottato. Prima facevo pallavolo (tradizione di famiglia, ndr), calcio e scherma. Scelsi la scherma. A 13 anni ho lottato contro un tumore al cervello. I medici, dopo l'operazione mi dissero che non avrei più potuto fare certi sport, tra questi la scherma. Bè, ho disubbidito!”. Poi, Paolo Pizzo da Pedara, ma catanese sino al midollo, si confessa candidamente: “stare a Roma non è semplice. Mi manca la mia terra, mi manca il mare e soprattutto l'Etna, tanto che mi sono fatto tatuare il suo nome latino. Ogni mattina mi sveglio e penso alla Sicilia. Vincere qui è bellissimo. Appena ho messo l'ultima stoccata mi sono buttato a terra per baciare la mia terra. Dediche? A tutti quelli che mi sono stati accanto, dalla mia famiglia all'Aeronautica Militare, ma soprattutto a chi è costretto a lottare per un sogno. Io ce l'ho fatta”.
La prova di spada maschile non era iniziata benissimo. Dopo l'eliminazione nella fase di qualificazione di Enrico Garozzo, il tabellone dei 64 aveva riservato la sconfitta di Matteo Tagliariol contro il coreano Park per 15-13.
Si è invece fermata agli ottavi la marcia di Alfredo Rota. L'esperto spadista è stato sconfitto dal sorprendente kazako Alimzhanov per 15-13. Rota aveva superato al primo turno lo statunitense Bratton per 15-14 e, nel tabellone dei 32, l'australiano Robinson per 15-12.
L'altra medaglia d'oro di oggi è arrivata dalle pedane paralimpiche, dove William Russo nella prova di spada maschile categoria C si è laureato Campione del Mondo, grazie alla vittoria, in finale, sul russo Barinov per 15-10. “E' la prima medaglia d'oro paralimpica da Torino2006 ad oggi - ha dichiarato William Russo -. Sono contento per questo ma soprattutto è una grande soddisfazione dopo l'argento dello scorso anno a Parigi e le medaglie di bronzo conquistate nelle diverse competizioni. Grazie davvero a tutti. E' una emozione incredibile”. Ma la scherma paralimpica regala anche la medaglia d'argento di Loredana Trigilia nella prova di sciabola femminile cat. A. L'azzurra, grazie ad una bella prova di carattere arriva in finale dove a vincere è però la cinese Xu Feng Zou per 15-2. La Trigilia, in semifinale aveva vinto 15-10 contro la russa Kuramshina (Rus) 15-10 in semifinale, mentre ai quarti si era imposta sulla polacca Burdon,, dopo un'avvincente rimonta e sorpasso finale fino al 15-13.
La quarta medaglia è quella di bronzo di Matteo Betti nella prova di spada maschile, cat. A. L'azzurro, dopo aver vinto nei 32 sul portacolori del Kuwait, Al Haddad, per 15-13, ha superato anche il cinese Zhang per 15-9, accedendo ai quarti dove ha sconfitto l'ungherese Mato per 15-13. La sconfitta è però giunta in semifinale ad opera del polacco, poi vincitore del titolo iridato, Pender, per 15-4.
Sconfitto nel tabellone dei 16 l'altro azzurro Andrea Macrì.
Si è fermata invece ai quarti l'avventura azzurra nella prova di sciabola femminile. Irene Vecchi è stata l'ultima delle azzurre a salutare il Palaghiaccio . La livornese si è infatti fermata ai quarti, essendo stata sconfitta per 15-7 dalla campionessa olimpica 2004 e 2008, la statunitense Mariel Zagunis.
Irene Vecchi, nel primo assalto di giornata ha avuto ragione per 15-8 della bielorussa Kisialiova e, nel turno delle 32, della tedesca Kubissa per 15-10. Tra le 16 aveva avuto ragione della vietnamita Nguye per 15-3.
Stop nel tabellone delle 16 per Gioia Marzocca, fermata dalla russa Diatchenko per 15-9. L'azzurra, che aveva superato nel primo turno l'israeliana Palffy per 15-4, ha sconfitto anche la francese Perrus per 15-12.
Si è fermata tra le 32 invece Paola Guarneri che, dopo aver regolato 15-10 la statunitense Schneider, è stata superata dalla giapponese Nakayama per 15-8.
Era stata eliminata nel turno di qualificazione la quarta azzurra, Ilaria Bianco. La sciabolatrice è stata sconfitta 15-13 dalla tedesca Bujdoso nell'assalto che le avrebbe permesso di approdare al tabellone delle 64.
Nella fase a gironi Ilaria Bianco aveva vinto tre assalti e perduti altrettanti, mentre Paola Guarneri aveva vinto tre match e persi solo due.
SPADA MASCHILE - Risultati
Finale: Pizzo (ITA) b. Verwijlen (Ned) 15-13.
Semifinali: Pizzo (ITA) b. Kauter (Sui) 15-12, Verwijlen (Ned) b. Park (Kor) 15-11..
Quarti: Kauter (Sui) b.Alimzhanov (Kaz) 15-11, Pizzo (ITA) b. Imre (Hun) 15-11, Park (Kor) b. Novosjolov (Est) 15-8, Verwijlen (Ned) b. Limardo (Ven) 15-8.

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