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SCHIFO – Note di Regia

Creato il 15 novembre 2013 da Etnangeniousa @Etna_ngeniousa
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Schifo” presenta un tema di grande attualità: il rapporto tra la società e gli extracomunitari. È la storia dolente, sarcastica ed atroce di Sad, disertore iracheno, il quale, fuggito da Bassora, cerca di nascondersi in una città europea, vendendo rose rosse per sopravvivere.Il testo coglie la bivalenza di questa realtà. Egli critica ferocemente la nostra società che emargina gli extracomunitari e nel contempo si serve di loro: da un lato li sfrutta e dall’altro li rifiuta considerandoli spesso sporchi. Altrettanto dura e sarcastica è la sua critica ne confronti del destino che colpisce il disertore Sad il quale non solo è costretto ad accettare il ruolo che gli viene imposto dalla società, ma lo accetta supinamente un po’ per utilitarismo un po’ per vigliaccheria. Alla fine, pur di assimilarsi alla società che lo isola, Sad accetta, quasi giustificandolo, il fatto di essere considerato sporco e schifoso, e con sarcasmo e ironia dà ragione a coloro che con una forte carica di razzismo lo rifiutano. La tragica fine che la società gli impone è il prezzo che egli decide di pagare, pur di essere accettato.

In questo tempo di gradi scambi, ma anche di grandi scontri e inquietudini relazionali col diverso, in questo caso l’extracomunitario, ci è sembrato coerente e necessario dare voce a questo testo che nasce per il teatro e che fornisce con una straordinaria chiarezza di visione quello che è sotto gli occhi, a volte troppo distratti, degli europei tutti, cogliendone con precisione e maestria svariate e profonde sfumature descrittive.
Noi ci siamo posti rispetto al tema del testo come osservatori attenti e critici e sentiamo la necessità di continuare a parlare e far parlare di questo tema, tutt’altro che esaurito.

Fiorenzo Fiorito


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