Le musiche dell’ultimo film del Maestro Mario Bava non furono commissionate a uno dei grandi compositori italiani. Dopo Nicolosi, Rustichelli e Cipriani, Mario Bava si affida infatti ai Libra, uno sconosciuto complesso di rock progressivo. I Libra si formano a Roma nel 1973 e incidono il loro primo album Musica e Parole nel 1975. Vengono messi sotto contratto dall’etichetta statunitense Motown che pubblica il loro disco in inglese col titolo Libra e produce il successivo Winter day’s nightmare con sonorità più funky. Dopo insuccessi e cambi di formazione, nel 1977 hanno l’occasione sotto l’etichetta Cinevox di musicare il film di Bava. La formazione in quell’anno vede presenti i fondatori Sandro Centofanti (tastiere) e Dino Cappa (basso) con i nuovi entrati Maurizio Guarini (tastiere), Carlo Pennisi (chitarra), Walter Martino (batteria, percussioni). I nomi di questi ultimi vi diranno già il perché i Libra siano finiti a fare una colonna sonora di un film horror. Se non vi dicono nulla ve lo dico io: Walter Martino era il batterista dei Goblin in Profondo Rosso e Perché si uccidono? (questo fu firmato Reale Impero Britannico ma erano i Goblin). Successivamente rientrerà nei Goblin per i film Tenebre e Notturno. Anche Maurizio Guarini viene dai Goblin in quanto era stato chiamato come secondo tastierista per il loro secondo album Roller. Dopo l’esperienza coi Libra tornerà nei Goblin per Zombi, Patrick, Contamination, Buio Omega e Notturno. Anche Carlo Pennisi è legato al gruppo dei folletti, ma vi entrerà solo dopo Schock, collaborando in Patrick, Amo non amo, Squadra antigangster, Contamination e Buio Omega. Precedentemente aveva suonato nei Flea. Il disco della Cinevox (codice MDF 33/113) è composto di 15 tracce. Nel CD (MDF 350) uscito nel 2000 ne troviamo solo 14, ma attenzione: le prime 10 sono le 15 tracce dell’LP suddivise diversamente e le restanti 4 sono invece delle versioni alternative non presenti nell’originale.
Qui farò riferimento alle 15 tracce originali che sono (escludendo due “riprese”): The Schock, L’altalena rossa, Tansfert I/II/III/IV, Hypnos, La baia, La cantina, Tema di Marco I/II, L’incubo e Il fantasma suona il piano
Le tracce sono composte da Walter Martino e Sandro Centofanti per cui è comprensibile il perché questa colonna sonora sia inusualmente ricca di percussioni e assoli di batteria.
Il brano dei titoli di testa è The Schock che poi è il tema dominante e caratterizzante del film. Si tratta di un classico brano rock progressivo con giro continuo di chitarra e basso elettrici e voci sintetizzate che esplode in un rock veloce con una melodia eseguita dal moog. Il brano successivo L’altalena rossa fa riposare un po’ le orecchie con un brano dolce per due chitarre acustiche usato nel film nei momenti felici della famiglia. Hypnos è invece un brano di suoni misteriosi per tastiere, synth e organo.
Sempre Centofanti è protagonista di La baia dove si mette in evidenza al pianoforte con un brano nostalgico e intenso. Un tema misterioso e molto bello è invece quello che esegue in Il fantasma suona il piano.
Brano angosciante è invece La cantina che simula il suono di un carillon stonato.
Una variazione di questo è Tema di Marco I mentre Tema di Marco II e un brano originale in stile rock.
L’incubo è un insieme di suoni disturbanti e onirici.
Tranfert I, II e III sono assoli di batteria talvolta accompagnati da suoni disturbanti di synth. Tansert IV è invece un brano strutturalmente più complesso: inizia con una variazione per voce contraffatta del tema di The Schock, poi c’è una ripresa del tema del carillon, improvvisazioni di synth e percussioni e delle grasse risate finali.
Ci sono quindi sonorità gobliniane, ma Martino e Centofanti hanno saputo dare una originalità compositiva a questa colonna sonora bella e interessante.
http://youtu.be/hy3xq0VUgmU
Fabio Meini
Scritto da Fabio Meini il set 30 2012. Registrato sotto MAD PUPPET, RUBRICHE, TAXI DRIVERS CONSIGLIA. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione