Tempo fa ho letto un bel libro sci-fi di Michael R. Hicks, e l’ho anche recensito sul blog, oggi mi è tornato in mente con la voglia di rileggerlo, e mi sono chiesta che fosse stato dell’autore. Così ho indagato un po’ e ho trovato diverse notizie molto interessanti.
Ma partiamo dall’inizio, ecco la mia recensione del libro in questione:
Titolo: In her name ( tradotto sarebbe Nel suo nome)
Autore: Michael R. Hicks
Inedita in italiano
Brossura 680 Pagine
codice ISBN-10: 0615208533
Editore: Imperial Guard Publishing
Sito: http://www.kreelanwarrior.com/
Trama: Libro fantascientifico. Un misto di fantasy e fantascienza. Gli umani sono da anni in guerra con L’Impero Kreelan. Questo impero, li ha attaccati senza motivo e poco si conosce di questi strani alieni. Umanoidi e tutte donne. Dalla pelle blu e dalla forza straordinaria. Guerriere prive di pietà. Gli umani stanno perdendo su tutti i fronti nulla riesce ad arrestare l’avanzata di queste guerriere, ma la speranza viene da un ragazzino. Un orfano di dodici anni, che ferendo una guerriera colpisce la sua curiosità. Rapito ed allevato da loro, subirà un trattamento disumano e imparerà cosa significa essere Kreelan. Per loro la lotta e lìonore sono tutto, e ogni essere è tutt’uno con la loro imperatrice. Essa viaggia nel loro sangue. Reza crescerà e diverrà un prode guerriero, troverà l’amore……ma quando gli sarà chiesto di cobattee gli umani si rufiuterà e dovrà tornare tra i suoi simili in esilio.
Mia opinione: Non vi rivelo altro della trama, già vi ho detto troppo. Il libro è diviso in tre grandi libri poi suddivisi in capitoli. Il primo è bello, il secondo meno, il terzo meno ancora. Certamente la parte dove vuene raccontata la crescita di Reza sul pianeta alieno è la più bella ed interessante, mentre l’ultima delude un pò. Il finale lascia molte cose inspiegate. Che fine fa Reza? Perchè cavolo ha fatto tutto questo casino per poi tornare da capo al fianco della sua donna? Non poteva fare a meno di lasciarla e convincerla semplicemente a smettere la guerra? Mistero. Il libro comunque resta molto bello, e soprattutto la civiltà aliena è molto ma molto ben costruita.
Oggi ho scoperto che il libro, che era scritto estremamente bene per essere un aurtopubblicato, ha avuto un buon successo, tanto da venir pubblicato da una piccola casa editrice, che ha intelligentemente diviso in tre libri, pubblicati autonomamente, il grosso tomone di più di 600 pagine.
Inoltre l’autore ha scritto altri tre libri che sono insieme prequel e un poco sequel dei primi tre. Così molte delle cose lasciate in sospeso, come ad esempio perché gli alieni ce l’hanno così con gli umani, vengono finalmente chiarite.
Inoltre ha scritto anche altri due libri autonomi, ambientati ben prima della serie In her name, ma ambientati sul pianeta d’origine delle aliene, che ci fanno vedere ancora più approfonditamente un capitolo della loro sanguinosa storia.
Io la trovo una serie molto interessante, se vi ispira e leggete in inglese la consiglio. Certo è molto più crudo e sanguinario di Avatar siete avvertiti.