Scialla, raga. Questa è una rece de ‘sto filme, ma potrebbe anche essere una rece de ‘sto cazzo. Quindi scialla, raga. E se non siete d’accordo con quanto scritto, smammate via, che non è aria. Ok, sto sciallo pure io. Non vi minaccio più, promesso. Adesso me faccio ‘na bella cannetta insieme al Fabbrizzio Bentivvoglio.
Ah, che bello. Sto già più sciallo. Certo che, raga, ma il titolo che hanno messo al film è bruttobbestia. Scialla con il punto esclamativo, roba che sembra ‘na trasmissione de ‘sto cazzo: sì, parlo proprio di ‘na trasmissione stile Amici della Maria ma non quella da fumare insieme al Fabri bella zio Bentivoglio. E per di più (tra parentesi) c’è la tradu per quei vecchi anzi cuei vekki che nn capiscono: Stai sereno. Era necessario per davero, vè? A sto punto chiamarlo Tranqui Funky non era più facile? Come diceva J Ax: sai che Tranqui significa tranquillo, e su questo Funky mi sciallo e non strillo.
AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH!
Chi è che ha strillato?
È arrivato il libro di Cannibal: corro a comprarlo!"
Scialla, raga. Non strillate. Godeteve er filme che carino è carino. Non è che sia l’ottava meravija der mondo, però è carino. È vero, soprattutto. È un filme che parla come noi ragazzi de Roma. Ragazzi veri. Non come i mocciosi del Moccia. Né come i pistolini mosci del Muccino. Big and junior. La cosa bella der filme è che sembra una puntata de Skinse ambientata a Roma e poi di bello c’è che parla di rispetto. Ci sono due tipi di rispetto. Forse in generale nel mondo ce ne stanno anche più di due, però in questo film ce ne stanno due. C’è quello di un fijo non de na miggnotta, ma di un fijo nei confronti del padre. E poi c’è il rispetto de strada. Quello è un’altra storia. La strada è la vita. Per strada si suona l’hip-hop. Questo Scialla! è uno dei pochi film hip-hop italiani mai realizzati. È un po’ un 8 Mile che se scontra con Ladri di biciclette. Anche se i pezzi di Amir non sono proprio come quelli di Eminem ma fanno cmq il loro porcoddue di dovere e Francesco Bruni come regista non è proprio De Sica Vittorio. Ma non è nemmeno De Sica Christian.Bruni che è all’esordio alla regia e ciò è un bene. Fa riflettere il fatto che un classe 1961 in Italia sia all’esordio alla regia. In Canada, tanto per dire, il fenomeno Xavier Dolan a 23 anni è già al terzo film, mentre da noi ci dobbiamo accontentare di esordienti 50enni. Quando va ancora bene. E, tra l’altro, Bruni non è che sia venuto fuori dal nulla e gli hanno fatto fare un film così perché è bello, ma perché ha già un lungo rodaggio alle spalle come sceneggiatore de ‘n sacco de film di Carlo Virzì, quel bischero, da Ovosodo fino a Tutta la vita davanti e La prima cosa bella. E gli attori sono tutti bravi e il giovane protagonista Filippo Scicchitano ha un cognome troppo chic però si vede che è uno de strada come noi.
A proposito, l’altra cosa bella di Scialla! è che è una commedia. Non fa taglià in due dalle risate. Però è leggera. È sciallata. Ci sono dei momenti in cui il film potrebbe prendere la facile piega/piaga del dramma, che è quanto avrebbero fatto il 90% degli sceneggiatori italiani. Invece no. Rimane sciallo. Sereno. Quindi anche voi, raga, guardatevelo che ne vale la pena e pure il pene. Perché ce sta quel gran bel pezzo de fregna de ‘na Barbora Bobulova, ao’. E fa pure la parte dell’exxx pornostarre. ‘Nnamo raga. Tutti a vedè ‘sto filme ke se no siete pejo dei tifosi da’ Lazio! (voto 6,5/10)