Scialla! Un film da non perdere!

Creato il 07 dicembre 2011 da Persogiadisuo
SCIALLA! (STAI SERENO) di Francesco Bruni, Italia, 2011 con Francesco Scicchitano, Fabrizio Bentivoglio, Barbora Bobulova Premio Controcampo Italiano alla Mostra del Cinema di Venezia, 2011. Se ti piace guarda anche: Cosmonauta, Il primo giorno d'inverno, Fa' la cosa sbagliata, Caro Diario In programmazione ancora in 121 sale
Il film si apre con Luca (Filippo Scicchittano),  è un ragazzo di quasi 16 anni che va malissimo a scuola (la foto qui a fianco illustra una sua lezione tipo), è totalmente privo di disciplina e sembra interessato solo all’hip hop e alla boxe. La madre gli paga delle lezioni private da un ex professore, Bruno (Fabrizio Bentivoglio), una sorta di Dude-Lebowski che passa il tempo in pigiama e che si è messo a fare il ghostwriter per le memorie di un ex pornodiva (Barbora Bobulova).
Ma quando Bruno scopre che Luca è in realtà suo figlio, tutto cambia…
Che l’esordiente regista Francesco Bruni abbia alle spalle un’importante carriera da sceneggiatore (tutti i Virzì, molti episodi di Montalbano) si vede benissimo poiché finalmente assistiamo a un film italiano ben scritto, senza cadute di ritmo o dialoghi e situazioni che gridano vendetta.
Tutto è naturale, spontaneo, come la recitazione dell’ottimo esordiente non professionista Scicchittano. Le situazioni, i dialoghi, i tempi sono azzeccati, gli interpreti strepitosi: insomma una gradevolissima quanto eclatante sorpresa per il cinema italiano, giustamente premiata all’ultimo film di Venezia nella sezione Controcampo. Siamo di fronte a un film italiano che merita di essere lodato, amato e soprattutto guardato, anche se ciò, naturalmente non sta accadendo (anche se 2 milioni di euro per un esordiente italiano è comunque un dato quasi positivo). Il termine commedia generazionale qui calza a pennello visto che il film offre uno sguardo sincero su due generazioni a confronto: quella disillusa e rassegnata che ha vissuto il ‘68 e ha visto concretizzarsi nella generazione successiva tutti i timori e gli ostacoli da combattere e quella dei giovani d’oggi che di ideali non ne hanno affatto (e neppure disciplina).
Una visione certamente parziale, ma lo è anche quella degli adolescenti italiani dipinti nella maggior parte delle nostre pellicole (ad eccezione di Cosmonauta o Il Primo giorno d’inverno, che consiglio di recuperare nonostante la difficile reperibilità). Per una volta infatti la vita del teenager non ruota interamente intorno alla perdita della verginità a o un lucchetto su un ponte.
E senza pedanteria, moralismi, volgarità o scene madri ricattatorie, il film è educativo, sociologicamente importante, divertente e in qualche modo commovente nella sua tenerezza di fondo. Perché questi due personaggi, non propriamente positivi, ma reali, innescano subito grande empatia con il pubblico e vorresti che le loro vicende non si concludano affatto dopo il film. Anzi. Qui una serie ci starebbe proprio, ma non di quelle poliziesche che piacciono tanto ai pischelletti e che quindi fanno soldi (così dice il personaggio di Vinicio Marchioni, star di Romanzo Criminale), ma una sugli adolescenti veri, perché non tutti sono tutti figli di Moccia o di Twilight.
VOTO: 8-


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