Magazine Racconti
Immagine di Anto Superbat, immagini e pensieri
C’è tutto quello che serve: una finestra appena illuminata dalle luci gialle dei lampioni, una tenda che preserva le ombre dei pensieri e una mano che si solleva timida, accennando un “Ciao” da lontano.Da lontano ché le distanze non sono che sciarpe lunghe lunghe di lontano e vicino. E non c’è mai una giusta distanza quando si dice “Ciao” né un tempo giusto. Anni che sembrano minuti e scompaiono del tutto all’arrivo delle tenebre. Il buio inghiotte quello che c’è da inghiottire a aspetta l’alba per digerire. L’alba arriva, illumina i pensieri scuri che si nascondono o vengono fuori. L’alba è il luogo delle mani che si allargano e degli occhi che guardano cos’ è rimasto. Qualche volta non resta che aprire gli occhi e lanciarli incontro al giorno. Qualche altra, invece, gli occhi si chiudono di nuovo, con la speranza di preservare ciò che è rimasto per ritrovarlo ancora, ancora e ancora. Fino a quando sognare non basterà più.