SCICLI (rg). Il fascino antico e moderno della magica Scicli, terra di Montalbano e non solo…
Creato il 24 agosto 2015 da Agipapress

Palazzo del Municipio
SCICLI. (rg). Montalbano
ma non solo. Quello di Scicli by night è un viaggio che ci fa passare ripetutamente dalla realtà alla fiction e che, attraverso una strada asfaltata che si affaccia lungo la costa, prosegue all'interno della cittadina diventata famosa in tutto il mondo
grazie alle avventure del celebre commissario.
Gli appassionati non
possono fare a meno di andare alla ricerca di quelle ambientazioni ormai familiari
grazie alla fiction che ha spopolato anche oltreoceano contribuendo a far
crescere e potenziare il turismo sciclitano.
Scicli è un concentrato di chiese, conventi, palazzi lussuosi e sedi istituzionali diventate veri e propri set cinematografici.
La passeggiata dedicata
ai luoghi di Montalbano parte da piazza Italia per proseguire poi tra le viette
nascoste che custodiscono gelosamente i segreti e le tradizioni di una parte di
Sicilia che vuole farsi conoscere nel silenzio e nella discrezione.
Chi segue la fiction di
Montalbano, riconosce senza esitazione il palazzo della Prefettura in Piazza
Italia ma forse non tutti sanno che in realtà quelli sono solo gli esterni
mentre la stanza, utilizzata per le riprese interne, è in realtà l'ufficio del
sindaco, al primo piano dello splendido palazzo comunale in via Francesco
Mormino Penna, un omaggio al Barone Penna, proprietario e ideatore della famosa
Fornace, oggi scenografia naturale della fiction.
Alcuni discendenti della
blasonata famiglia Penna sono tuttora residenti nella via a loro intitolata, e
si occupano personalmente di garantirne l’ordine e il decoro.
Il Comune di Scicli è una gettonata meta turistica dove i visitatori amano farsi fotografare affacciati al balcone che espone le tre bandiere istituzionali.
L'itinerario di
Montalbano si snoda tra Scicli, che nella finzione corrisponde a
"Vigata", una frazione nei pressi di Marina di Ragusa ossia "Marinella" dove è
ubicata la dimora del protagonista e Ragusa Ibla, alias Montelusa.
Se il piccolo schermo però
è stato lo spunto per attirare l'attenzione di curiosi e appassionati, Scicli
sfodera tanti altri elementi di pregio tra chiese e scorci continuamente
immortalati dagli scatti dei visitatori.
Museo del Costume
La chiesa di San Matteo,
arroccata su una collina, è ricordata per essere sopravvissuta al devastante
terremoto del 1693 così come si salvò la facciata della Chiesa di San
Bartolomeo nel cui interno si può ammirare il Presepe più antico di Sicilia.
L'avventura a Scicli non
può terminare senza il Museo del Costume istituito nel 2007 all'interno delle
sale a piano terra dell'ex Monastero di San Michele, collegato all'omonima
Chiesa, in pieno centro storico.
Tra abiti d'epoca e tipiche tavolate apparecchiate secondo le antiche usanze, all'interno delle sale espositive è possibile fare un tuffo indietro nel tempo, nella Sicilia che fu, con materiale raccolto secondo una minuziosa ricerca etnografica.
I reperti esposti risalgono alla tradizione dell'Ottocento e dei primi del Novecento, mentre gli abiti pregiati in esposizione, sono provenienti dai paesi del Mediterraneo, tra cui l'area intorno al Maghreb.
E se qualcuno pensa che le
bellezze del posto siano finite qui, ha da ricredersi: Scicli, così come tutta
la zona che comprende il Ragusano, è anche un'esperienza enogastronomica da non
perdere; quello però, è un altro viaggio che vi racconteremo.
di Lara Morano
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