Ho lasciato la Germania, dopo 3 anni abbondanti. Non é più la stessa. Temo di averli contaminati con un germe di follia.
Alla stazione di servizio, rifornita l'automobile di benzina, entro per pagare.
commesso farneticante: ti serve altro?
io: eh?
cf: devi comprare questo e quest'altro e quell'altro ( parole tedesche a caso) oppure é tutto?
io: non ti ho ancora chiesto niente, se vuoi però me ne vado
cf: ma devi pagare ( borbotta in tedesco) o la benzina?
io: la benzina...
cf: ahhh ( catarsi): sono 15€
io: sicuro? é la pompa numero 5
cf: ahhh ( ri-catarsi): sono 65€
Pago in fretta e mi allontano ancora più rapidamente. Parcheggio di fronte al comune per dis-iscrivermi dall'anagrafe, entro e trovo i bambini della scuola elementare che fanno uno spettacolo alle impiegate.
Mi avvicino, aspetto, mi avvicino ancora, aspetto ancora. Dopo 10 minuti di danza i bimbi si mettono a sedere, faccio per avvicinarmi allo sportello, quando ricominciano a cantare sbattendo i piedi per terra.
Mi giro e scappo. Salgo in macchina e guido fino al confine con la Svizzera. Entro in comune e mi registro all'anagrafe.
Dietro di me all'orizzonte si alza il fumo dalle macerie della sanità mentale dei tedeschi.
Spero che gli svizzeri siano piú resistenti alle mie contaminazioni.