Durante una conferenza tenutasi presso Il Café Teologico – un incontro pubblico a scadenza quindicinale che affronta i temi più dibattuti della ragione e della fede organizzato da «Sentinelle del mattino», Francesco Agnoli, professore di storia e filosofia, scrittore e firma di diversi quotidiani fra cui “Il Foglio” e”Il Sussidiario”, ha parlato di scienza e fede e della loro supposta incompatibilita’. Dopo aver ripercorso brevemente la storia della filosofia greca, la storia italiana, internazionale, quella della chiesa cattolica – facendo anche un accenno all’influenza della massoneria nel formarsi della coscienza scientifico-umanistica nell’Italia pre e post unitaria – e all’influenza dell’ideologia comunista, introduce la storia del pensiero scientifico dimostrando come la scienza sperimentale sia nata proprio in ambito di fede, grazie a sacerdoti – scienziati che con le loro intuizioni, studi e ricerche hanno mostrato alla scienza e all’umanita’ nuove vie da percorrere nella ricerca delle verita’ ultime: quelle sulla natura dell’uomo, dell’universo e di Dio;
Sacerdoti e scienziati: chissà perché, all’orecchio dell’uomo contemporaneo, questa accoppiata suona male. Il punto è che i dogmi del positivismo, sposati sia da molti ambienti liberali sia dalle dittature novecentesche, detti e ripetuti infinite volte, hanno fatto breccia nell’immaginario collettivo, nutrito da una versione banale, zoppa e antistorica dell’affare Galilei. La realtà, però, è facilmente verificabile: all’origine della scienza sperimentale moderna vi sono essenzialmente uomini religiosi, profondamente religiosi; uomini per i quali studiare la natura altro non è che cercare di leggere il libro scritto dal Creatore, andare alla ricerca delle sue tracce, delle sue orme. Senza nessuna presunzione di possedere ogni verità, di ridurre la causa prima alle cause seconde, di trasformare la scienza sperimentale in una fede, di farne una metafisica onnicomprensiva… Così è stato per Keplero, Newton, Maxwell, Volta, Galvani, Planck, e per tantissimi altri giganti del pensiero scientifico. Così è stato anche per numerosi sacerdoti che hanno contribuito con il loro lavoro alla nascita della citologia, della biologia, della genetica, della cristallografia, della geologia, dell’astronomia… Nomi a tutti noti, come quello di Gregor Mendel, e meno noti, come quello di Georges Lemaître, padre del Big Bang, o del tutto dimenticati come quelli dell’Abbé René Just Hauy, di padre Corti, padre Venturi, padre Bertelli. (Recensione tratta dal sito Ibs.it, del libro “Scienziati in tonaca. Da Copernico, padre dell’eliocentrismo, a Lemaître, padre del Big Bang”)
Scienziati in tonaca. Da Copernico, padre dell’eliocentrismo, a Lemaître, padre del Big Bang
Alcuni libri dell’autore disponibili tramite Ibs.it;
“Scienziati, dunque credenti. Come la Bibbia e la Chiesa hanno creato la scienza sperimentale“;
“Lazzaro Spallanzani e Gregor Mendel. Alle origini della Biologia e della Genetica“;
“Scienziati in tonaca. Da Copernico, padre dell’eliocentrismo, a Lemaître, padre del Big Bang”.
“Case di Dio e ospedali degli uomini. Perché, come e dove sono nati gli ospedali“;
“Storia dell’aborto”;
“Dio questo sconosciuto. Riflessioni su scienza, storia e morale”
“Contro Darwin e i suoi seguaci (Nietzsche, Zapatero, Singer, Veronesi…)”
Agnoli ha spiegato i motivi storici e filosofici che si celano dietro le versioni correnti di questa storia, smontando pezzo per pezzo gli assunti del giornalista Corrado Augias e il matematico Piergiorgio Oddifreddi in particolare, i quali sono molto presenti sui media nazionali italiani per difendere la Dea Ragione e l’indipendenza assoluta della scienza dalla fede. Ha poi menzionato che Augias ha svolto addirittura attivita’ di collaboratore per il regime comunista cecoslovacco, quoto da un articolo de Il Giornale:
una storia emersa quattro anni fa da un interessantissimo libro del giornalista d’inchiesta Antonio Selvatici e costruito studiando scrupolosamente gli archivi della StB (la polizia segreta cecoslovacca); la storia riguarda un intero dossier, ritrovato negli archivi, dedicato all’informatore italiano Corrado Augias, nome in codice “Donat”. In 135 pagine si elencavano gli incontri, i rapporti, i resoconti che tra il 1963 ed il 1967 interessavano il giovane Augias, allora funzionario Rai. (“L’ipocrisia del Cavaliere Augias“)
I cecoslovacchi seguono con interesse la carriera di Corrado Augias: «Donat partirà l’8 febbraio 1967 per New York dove lavorerà per la Rai con il compito di piazzare negli Usa i programmi culturali preparati a Roma… Corrado Augias da New York incomincerà una brillante carriera di giornalista e scrittore. Qualche anno dopo Daniela Pasti (sua moglie) diverrà una famosa giornalista, inviata del quotidiano Repubblica.” (“Rivelazione degli 007 cecoslovacchi: Augias nostro infiltrato negli Usa“)
I conti tornerebbero; Il Radicchio Avvelenato ha parlato spesso di come giornalisti, filosofi e divulgatori scientici dichiaratamente anticlericali e spesso atei, abbiano sempre a disposizione le prime pagine dei quotidiani e contratti con case editrici e di produzione televisiva legati alla Sinistra, sia in Italia, che in America.
A destra, Neil deGrasse Tyson
Il caso piu’ recente qui in America, e’ la versione aggiornata e tirata a lustro a forza di effetti speciali, della serie scientifica “Cosmos” ideata a suo tempo da Carl Sagan e oggi diretta da Neil deGrasse Tyson. In una puntata andanta in onda la scorsa domenica, Tyson, che e’ stato anche un pupillo di Sagan, ha dedicato una lunga parte della trasmissione alla vicenda di Giordano Bruno mostrando come la chiesa cattolica, con i suoi pregiudizi e i suoi dogmi di fede, abbia interferito negativamente sulla ricerca scientifica. Le critiche non si sono fatte attendere, fortunatamente, e la trasmissione e’ diventato subito un caso.
Per vedere la conferenza del prof. Agnoli, scorrete al video numero 4 della playlist;