Scienza/ Le nanoconchiglie che ‘sussurrano’ la luce. Promettono celle solari più efficienti

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Sono state realizzate ‘nano conchiglie’ che intrappolano la luce e la fanno ‘sussurrare’ e che promettono di rendere più efficienti le celle solari.

Il risultato, descritto sulla rivista Nature Communications, si deve a un gruppo di ricerca dell’università americana di Stanford.

I ricercatori hanno realizzato nanosfere cave di silicio cristallino ed hanno scolpito al loro interno delle scanalature che fanno circolare più volte la luce, in modo da aumentare l’assorbimento da parte del silicio.

Il fenomeno ottico ottenuto si può paragonare, rilevano gli autori della ricerca, al fenomeno che può accadere al suono nelle camere circolari. Ne é un esempio la sala delle statue del Campidoglio a Washington, dove si può sperimentare un particolare fenomeno acustico per il quale se due persone si trovano su due lati diversi della sala e sussurrano a bassa voce delle parole vicino alla parete riescono a sentire ogni sillaba pronunciata dall’altro.

Ciò è dovuto al modo molto efficiente con cui il suono si propaga in tali ambienti, chiamati ‘gallerie del sussurro’. Per realizzare le nano conchiglie, del diametro di 300 miliardesimi di metro e che funzionano come gallerie di sussurro per la luce i ricercatori hanno prima realizzato delle piccole sfere di silicio cave e ne hanno inciso l’interno con acido fluoridrico modellandolo come una conchiglia.

Quindi hanno disposto le nanosfere le une vicino alle altre su un foglio di silicio. In questo modo hanno ottenuto una sorta di ‘galleria del sussurro’ per la luce, capace di catturare e far circolare più volte la luce. In questo modo “la luce resta intrappolata nelle nanoconchiglie”, spiega uno degli autori, Yi Cui. Durante il ‘ricircolo‘, la luce viene assorbita gradualmente e meglio dal silicio.

Più a lungo la luce resta intrappolata nel materiale, migliore è l’assorbimento. Inoltre, mediante il deposito di due o anche tre strati di nano conchiglie posti uno sopra l’altro, i ricercatori hanno reso l’assorbimento della luce ancora più elevato, fino al 75% della luce catturata. (ANSA)

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