Ebrei ortodossi antisionisti protestavano contro la profanazione di tombe per via di un progetto di costruzione su una strada nei pressi di Haifa quando sono stati attaccati e brutalmente picchiati dalle guardie di sicurezza private assunte dal Ministero dei Trasporti sionista.
Coerentemente con le credenze tradizionali ebraiche, alcuni di questi manifestanti spesso prendono parte a manifestazioni, fianco a fianco con i palestinesi, contro lo Stato di Israele e le sue politiche disumane nei confronti del popolo palestinese. “La strategia apparente di usare la violenza organizzata attraverso personale di sicurezza privato nei confronti di questi manifestanti pacifici è solo una delle tante tattiche utilizzate da parte dello Stato di Israele per intimidire e scoraggiare ulteriori proteste. La polizia era introvabile al momento o anche ore dopo la mischia. Diversi rabbini e bambini sono stati attaccati con dispositivi elettrici, pistole e coltelli tanto da far ricoverare più persone.
Tra i feriti ci sono Rabbi Leibl Deutsch e Rabbi Yisroel Rothchild, entrambi di Gerusalemme che sono stati accoltellati rispettivamente nella parte bassa della schiena e delle gambe. Il cimitero ebraico al cuore della vicenda risale al Secondo Tempio: alcune grotte che lo compongono sono state distrutte e altre lo saranno per costruire una strada e una futura autostrada (1).
Note:1) globalresearch