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Sciolta la riserva

Creato il 10 marzo 2013 da Nonzittitelarte

Sciolta la riservaLettera del direttore generale Nastasi a Zedda, tutto regolare. Adesso la parola passa ai giudici del Tar e alla Procura

TEATRO LIRICO » SCIOLTA LA RISERVA
di Mauro Lissia

CAGLIARI – I documenti sono arrivati a destinazione fin dal 19 febbraio, per il ministero dei Beni culturali la nomina di Marcella Crivellenti a sovrintendente del teatro lirico è legittima. A comunicarlo è il direttore generale Salvatore Nastasi con una nota firmata ieri nella quale si sorvola amabilmente sul contenuto dell’atto dell’Avvocatura dello Stato, che sulla regolarità dei documenti certificava davanti al Tar l’esatto contrario. Così come sulla stessa testimonianza di Nastasi all’ufficio del pm Giangiacomo Pilia.

Nella migliore delle ipotesi dunque s’è trattato di un equivoco, forse le delibere richieste e sollecitate dagli uffici ministeriali erano finite in una scrivania abbandonata. Oppure è stato necessario attendere il parere dell’ufficio legislativo, cui la nota fa riferimento. Ma anche in questo caso nessuno avrebbe potuto (e dovuto) parlare di documenti mancanti: c’erano, semmai qualcuno s’è dimenticato di consultarli. Perché la certezza è che la Fondazione ha trasmesso gli atti il 17 febbraio, in forte ritardo rispetto alla data della delibera di approvazione del verbale di nomina (20 dicembre) ma comunque in tempo perché potessero entrare nel giudizio amministrativo richiesto con motivazioni diverse da Angela Spocci, Mauro Meli e Giorgio Baggiani.

Resta il fatto che almeno per il ministero la nomina è regolare perché «l’approvazione del verbale della seduta di nomina del nuovo sovrintendente – è scritto nella nota – intervenuta nella seduta del 20 dicembre 2012 è conforme alle disposizioni dello statuto ed ai principii in materia, sotto l’aspetto del raggiungimento del quorum strutturale e deliberativo, sia per quanto attiene ai nominativi dei consiglieri approvanti il verbale della riunione consiliare del primo ottobre». Tradotto: il numero legale c’era, i consiglieri erano legittimamente nominati e quindi il contestatissimo verbale del primo ottobre, quello del «voto di fiducia» poi rinnegato, è valido.

Cade dunque la riserva espressa dal ministero con la nota in cui gli atti venivano dichiarati irricevibili, per ora escono perdenti anche le durissime osservazioni scritte dal consigliere Gualtiero Cualbu in una serie di lettere formali al presidente del Cda, in linea con quelle dei sindacati locali e nazionali. La nota di Nastasi non è una sentenza, quella la emetterà il Tar fra qualche mese. Non incide neppure sull’inchiesta penale, che farà il suo corso autonomo e arriverà a conclusioni che riguardano un profilo del tutto diverso. Di certo però mette fine o almeno sospende un braccio di ferro sanguinoso tra il sindaco-presidente della Fondazione Massimo Zedda e i sindacati del lirico, convintissimi finora che il ministero avrebbe rispedito al mittente la nomina della Crivellenti. Per almeno due mesi non se ne parlerà più, i problemi del teatro restano però tutti sul tavolo. La sovrintendente è assente per maternità e la programmazione della stagione lirica è a dir poco in alto mare. In una situazione di stallo come quella che segna in questi giorni il teatro è difficile che la Regione – Cappellacci è stato chiaro – versi i dieci milioni destinati a rimettere in linea di galleggiamento il bilancio della Fondazione. Come dire: a meno di forti novità quella di Zedda appare come la più classica delle vittorie di Pirro. Perché se alla nomina della Crivellenti non seguirà il rilancio del teatro, la città saprà a chi attribuire la responsabilità politica del fallimento. La Nuova Sardegna

Mauro lissia

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