“Il governo guidato dal primo ministro Domingos Simoes Pereira è sciolto”. Lo si legge in un decreto del presidente della repubblica della Guinea Bissau, José Mario Vaz (foto). I due uomini politici provengono entrambi dalle file del partito Paigc (che ha la maggioranza assoluta in parlamento), ma tra loro si erano recentemente registrati disaccordi.
Pereira, in carica da giugno 2014 ha finora guidato un esecutivo che comprendeva, oltre al Paigc, anche esponenti delle forze politiche di minoranza. Uno di questi, il Partito del rinnovamento sociale (Prs) si è opposto fortemente allo scioglimento del governo. Nei giorni scorsi, alcune centinaia di persone avevano manifestato a favore del premier, che guida anche il partito di maggioranza.
Secondo la costituzione il presidente può sciogliere il governo, per poi convocare, entro 90 giorni, legislative anticipate. Per evitare questo esito lo stesso consiglio di sicurezza de Nazioni Unite aveva rivolto a Vaz (a sua volta al potere da giugno 2014) e Pereira un appello al dialogo. Il Portogallo ex potenza coloniale, aveva invece minacciato la sospensione degli aiuti al paese ripetutamente teatro di colpi di stato: l’ultimo risale al 12 aprile 2012.
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)