Magazine Africa

Sciolto per decreto in Burkina Faso il Reggimento di sicurezza presidenziale del generale Gilbert Diendéré

Creato il 28 settembre 2015 da Marianna06

2068_YSoyN31N

Il Reggimento di sicurezza presidenziale è stato sciolto per decreto ma il suo disarmo e l’assegnazione dei suoi ufficiali ad altri corpi sono parte di un processo ancora in corso e più che mai delicato dopo il fallimento del golpe degli uomini guidati dal generale Gilbert Diendéré.

“Nel fine-settimana – sottolineano dalla capitale del Burkina Faso – alcune sedi diplomatiche straniere avevano chiesto il confinamento degli espatriati a causa di una possibile resistenza del Reggimento e un eventuale scontro con l’esercito: le voci avevano messo in allarme la popolazione ed erano rientrate solo dopo diverse ore”.

Lo scioglimento del corpo era stato disposto venerdì, durante il primo Consiglio dei ministri dopo il fallimento del golpe. La misura era stata seguita dal sequestro dei beni del generale Diendéré e di altre 13 persone in qualche modo associate al colpo di stato.

Queste decisioni sono state accolte con favore dalla popolazione ma lasciano intatti i nodi dell’amnistia per i responsabili del golpe e dell’esclusione dalle prossime elezioni degli ex collaboratori del presidente Blaise Compaoré, accusati ora di aver appoggiato o quantomeno non contrastato l’azione del Reggimento.

A conferma di incertezze e tensioni un appello alla popolazione, alle parti politiche e alle forze armate è stato rivolto dal Mogho Naba, sovrano delle comunità Mossi. Pochi giorni dopo aver contribuito a scongiurare uno scontro armato tra il Reggimento e le unità dell’esercito giunte alle porte di Ouagadougou per ristabilire l’ordine costituzionale, il capo tradizionale ha chiesto al presidente Michel Kafando di essere tollerante e comprensivo, di unire e di “essere il presidente di tutti”. (Fonte Misna)

            a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)


Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog