Si è svolto a Roma domenica 16 dicembre, nell’ambito del 73° congresso nazionale della prestigiosa Società Italiana di Cardiologia (SIC), un simposio congiunto con la Società Italiana di Flebologia (SIF) intitolato “Luci ed ombre della CCSVI“, moderato dal prof. M.M. Cicone dell’Università di Bari e dal dr. A.I. Desogus di Cagliari, su uno degli argomenti più attuali e controversi che riguardano la possibile correlazione tra l’insufficienza venosa cronica cerebro spinale (CCSVI), scoperta nel 2007 dal prof. Paolo Zamboni (Direttore del Centro Malattie Vascolari dell’Università di Ferrara), e la Sclerosi Multipla (SM), malattia gravemente invalidante che colpisce 63.000 italiani e per la quale purtroppo non sono ancora note né le cause né una terapia definitiva e valida per tutti, nonostante le ingenti risorse investite soprattutto nel ricco settore farmaceutico.
Sono intervenuti i seguenti relatori:
- Paolo Zamboni (Ferrara), “La sclerosi multipla da Charcot up today“
- Sandro Mandolesi (Roma), “L’osservatorio epidemiologico nazionale sulla CCSVI: la piattaforma informatica di raccolta dati“
- Carlo Pozzilli (Roma), Giovanna Borriello (Roma), “La terapia farmacologica della sclerosi multipla“
- Domenico Alberti (Viterbo), “La chirurgia nella CCSVI che ruolo può avere?“
Fonte: http://www.sicardiologia.it/images/stories/congressi/73_congresso/Programma_definitivo73.pdf
COMMENTO:
L’argomento CCSVI, sempre più attuale e controverso, ha trovato spazio in un consesso molto prestigioso, dove si è svolto un utile confronto tra vascolari e neurologi, cosa che purtroppo invece non avviene nei congressi organizzati dai neurologi, dove il confronto non è gradito né accettato, su un argomento forse scomodo ma che sta rivoluzionando le loro credenze su un’ipotetica teoria autoimmune della sclerosi multipla, peraltro mai dimostrata.