Sclerosi Multipla: con l’IVUS la CCSVI è presente nell’80% dei malati

Creato il 20 agosto 2013 da Yellowflate @yellowflate

E’ stato pubblicato sul sito della rivista scientifica Journal of Vascular and Interventional Radiology (JVIR) uno studio intitolato “Confronto tra l’ecografia intravascolare e la venografia convenzionale per il rilevamento di anomalie venose extracraniche indicative di insufficienza venosa cronica cerebrospinale“.
Alcuni ricercatori americani dell’Università di Buffalo hanno studiato la prevalenza di anomalie extracraniche nelle vene giugulari interne (IJ) ed azygos utilizzando la venografia convenzionale e l’ecografia intravascolare (IVUS) su pazienti con sclerosi multipla (SM) in corso di valutazione per l’insufficienza venosa cerebrospinale cronica, una condizione di disfunzione emodinamica vascolare.

PREMiSe (terapia endovascolare prospettica randomizzata nella sclerosi multipla) è uno studio sull’angioplastica venosa che ha arruolato 30 pazienti con SM recidivante. I pazienti soddisfacevano due o più criteri emodinamici extracranici di screening ecodoppler. La fase I dello studio includeva 10 pazienti ed è stata progettata per valutare la sicurezza e standardizzare la venografia, l’IVUS, e le procedure di angioplastica ed in cieco; la fase II ha arruolato 20 pazienti ed ulteriormente convalidato le valutazioni diagnostiche utilizzando le due tecniche invasive. La  venografia è stata considerata anomala quando è stata rilevata una restrizione del lume di diametro ≥ 50%. L’IVUS è stata considerata anomala quando è stata rilevata una restrizione del lume di diametro ≥ 50%, difetti endoluminali, o ridotta pulsatilità.

Non è stata registrata tra i 30 pazienti dello studio alcuna complicazione correlata alla venografia o all’IVUS, tra i quali la rottura dei vasi, trombosi, o effetti collaterali del mezzo di contrasto. Sono state osservate anomalie venose rilevate con l’IVUS, tra cui occlusioni croniche come trombi nell’85% della vena azygos, nel 50% della vena IJ destra, e nell’83,3% della vena IJ sinistra, mentre la venografia ha dimostrato stenosi ≥ 50% nel 50% dell’azygos , nel 55% della IJ destra, e nel 72% della IJ sinistra. La sensibilità della venografia per rilevare anomalie dell’IVUS era del 52,9%, 73,3%, e 80% rispettivamente per le vene azygos, IJ sinistra, e IJ destra.
Al termine dello studio, secondo gli autori, la valutazione con l’IVUS delle vene IJ ed azygos ha mostrato un tasso di anomalie venose più alto rispetto alla venografia. L’IVUS fornisce un vantaggio diagnostico rispetto alla venografia convenzionale nel rilevare anomalie venose extracraniche indicative di insufficienza venosa cronica cerebrospinale.

Fonte: http://www.jvir.org/article/S1051-0443%2813%2901106-8/abstract

COMMENTO:

Studio importante con splendide immagini. Con l’ecografia intravascolare(IVUS) siamo ad oltre l’80% di prevalenza di CCSVI nei pazienti con sclerosi multipla!



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