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Sclerosi Multipla e CCSVI: un’altra conferma dalla Polonia

Creato il 15 ottobre 2011 da Yellowflate @yellowflate

Sclerosi Multipla: il metodo ZamboniSul prossimo numero delle rivista Phlebology verranno pubblicati i primi risultati dello studio polacco intitolato “Prevalenza delle anomalie venose extracraniche nei pazienti con sclerosi multipla”, presentato dal Dr. Marian Simka durante il 12° meeting dell’European Venous Forum che si è tenuto a Lubiana (Slovenia) dal 30 giugno al 3 luglio scorso. Lo scopo di questo studio era di valutare la prevalenza della CCSVI in un gruppo selezionato di pazienti con sclerosi multipla. Sono stati valutati 586 pazienti con sclerosi multipla clinicamente definita. In tutti questi pazienti è stata eseguita una venografia selettiva delle vene extracraniche di drenaggio dal sistema nervoso centrale: le vene giugulari interne, le vene brachiocefaliche e la vena azygos. Sono state diagnosticate anomalie venose in 563 pazienti (il 96,1%). Lesioni a una vena sono state trovate nel 43,5%, a due vene nel 49,5% e a tre vene nel 3,1% dei casi. Patologie alla vena giugulare interna di destra sono state trovate nel 64% dei casi, alla vena giugulare interna di sinistra nell’81,7%, alla vena brachiocefalica di destra nello 0%, nella vena brachiocefalica di sinistra l’1% e nella vena azygos il 4,9%. Gli autori hanno concluso che l’insufficienza venosa cronica cerebro spinale (CCSVI) è risultata essere altamente associata alla sclerosi multipla. L’effettiva rilevanza clinica di questo fenomeno resta ancora da stabilire. Si tratta dunque di una nuova conferma sull’ipotesi di una correlazione tra la sclerosi multipla e la CCSVI, scoperta nel 2008 dal prof. Paolo Zamboni, Direttore del Centro Malattie Vascolari dell’Università di Ferrara. E’ ora auspicabile che i neurologi collaborino con gli esperti vascolari per definire meglio la rilevanza clinica della CCSVI in una logica di collaborazione e non di contrapposizione come invece è avvenuto in qualche caso.


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