L'insufficienza venosa cerebro-spinale cronica, la patologia venosa curata dal professor Zamboni e da lui ritenuta causa o concausa della sclerosi multipla, sembra invece non essere associata a questa malattia o, almeno, non essere più associata di quanto non lo sia con altre malattie neurologiche o nel confronto di controlli non malati.
E' infatti presente solo nel 3,26% dei malati di sclerosi multipla, nel 3,10% dei malati di altre patologie neurologiche e nel 2% dei controlli sani.
A stabilirlo uno degli studi più completi mai eseguiti, voluto dalle stesse organizzazioni dei malati. Si tratta dello studio CoSmo, finanziato da AISM (Associazione Italiana Sclerosi Multipla) e voluto anche da altre associazioni sia italiane che estere.
Un resoconto dello studio è disponibile sul sito dell'AISM in questo comunicato stampa.
Di seguito invece un confronto sul Corriere tra il professor Giancarlo Comi, presidente della Società Italiana di Neurologia, e il professor Zamboni ma, non avendo quest'ultimo ricevuto il permesso di partecipare dal comitato che gestisce la sperimentazione che ha in corso, più che un confronto è una singola intervista, in cui vengono spiegati i motivi della ricerca CoSmo e i suoi risultati. Ovviamente sarebbe stato meglio se Zamboni fosse stato presente.