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Sclerosi Multipla: il team di Lupattelli risponde sul proprio studio sulla CCSVI

Creato il 28 agosto 2013 da Yellowflate @yellowflate

lupattelli2013Lo studio di Lupattelli e coll. su Journal Vascular Surgery si proponeva di valutare determinati aspetti come la fattibilità e la sicurezza della PTA in pazienti con CCSVI e SM. Sono inoltre stati riportati il successo tecnico e la percentuale di restenosi della PTA a 18 mesi, dato molto rilevante e MAI fino ad ora riportato ( e su così vasta scala). Si è inoltre ampiamente sottolineato come alcuni pazienti (n 81) mostravano compressione ab-estrinseco della vena giugulare con conseguente fallimento tecnico della totale riapertura del vaso con il solo palloncino. Anche questo dato appare estremamente importante perchè per la prima volta viene chiaramente riportata in uno studio scientifico la percentuale di incidenza di superimposizione di struttura esterna sulla vena oltre che relativo insuccesso tecnico alla PTA. Suggeriamo quindi una più attenta e scrupolosa rilettura dell’articolo scientifico per valutarne appieno le numerose informazione a prescindere quindi dallo scopo del lavoro che rimane, come gia sottolineato, la sicurezza della procedura di angioplastica. Infatti, in caso di procedure nuove o sperimentali, il primo dato che necessita di stretta valutazione è proprio la sicurezza di un determinato farmaco o procedura ( fase I) per poi solo successivamente valutarne l’efficacia ( fase II). Proprio per questo motivo studi relativi al successo clinico dell’ intervento di angioplastica sono in fase di pubblicazione. Non è infati consueto pubblicare dati di fase I e di fase II in contemporanea, particolarmente su entità nosologiche così dibattute (ed osteggiate) come la CCSVI. Ribadiamo inoltre che il nostro articolo ha trovato molte resistenze da parte dei revisori in relazione al recente comunicato della FDA in materia di sicurezza. Solo una scrupolosa e accuratissima valutazione delle risposte fornite ai revisori, sulla scorta anche e soprattuto dei nostri risultati, ha consentito di poter dimostrare definitivamente l’infondatezza dei dubbi sollevati dalla FDA. Affermando quindi incontrovertibilmente che la PTA nella CCSVI è procedura sicura. Siamo convinti che questo comporti in futuro una maggiore apertura da parte di journals, editors o reviewers nei confronti della CSSVI e delle sue implicazioni verso tutti gli autori, in tutto il mondo. In ultimo, nessuno dei precedenti colleghi con pubblicazioni sulla PTA nella CCSVI, seppur lavorando in strutture private (USA, Polonia ecc) aveva avuto richieste da parte dell’Editor di sottolineare questo aspetto al punto di farlo rientrare nel conflitto di interessi. In effetti, a nostro giudizio, invece, questo potrebbe anche essere, nell’ottica di una assoluta trasparenza, materia da dover riportare nelle future pubblicazioni.

Cogliamo infine l’occasione per ringraziare vivamente tutti i colleghi, associazioni e media, in particolare esteri, che in questi giorni ci hanno attestato la loro stima per una pubblicazione che comunque è da considerare solo la prima (a parte quelle minori già pubblicate da noi in precedenza) di una serie inerenti al nostro corrente progetto di studio per la CCSVI.
Team Brain Flow

Fonte: http://www.facebook.com/ccsvi.reggioemiliaroma/posts/529257293809009



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