Si è tenuto sabato 12 novembre presso l’Università di Trieste il convegno scientifico intitolato “Sclerosi Multipla e CCSVI: quale futuro?”, organizzato dal Centro per i Diritti del Cittadino (CODICI) con l’adesione dell’Associazione CCSVI nella Sclerosi Multipla, dell’Associazione Volontari Sclerosi Multipla di Trieste, del Circolo Ricreativo Universitario di Trieste (CRUT) e con moderatore il Dott. Paolo Menis del Movimento 5 Stelle di Trieste.
Il tema riguardava la ricerca del prof. Paolo Zamboni (Direttore del Centro Malattie Vascolari dell’Università di Ferrara) sulla correlazione tra la CCSVI (insufficienza venosa cronica cerebro spinale) da lui scoperta nel 2007 ed una patologia, la sclerosi multipla, gravemente invalidante che colpisce oltre 60.000 italiani, di cui circa 1.500 nella Regione FVG e oltre 400 nella sola Trieste dove l’incidenza risulta superiore alle media nazionale. La malattia esordisce prevalentemente nelle persone giovani tra i 20 e i 40 anni e dunque nel pieno delle loro attività sociali e familiari.
Dopo i saluti dell’Avv. Ivano Giacomelli, segretario nazionale e legale del CODICI, della Dott.ssa Silvia Chinellato, vicepresidente dell’Associazione CCSVI nella SM e della sig.ra Chiara Santin, segretario dell’Associazione Volontari Sclerosi Multipla, sono quindi intervenuti con delle interessanti relazioni il Dr. Pierluigi Stimamiglio, medico chirurgo vascolare dell’Ospedale S. Antonio di Padova, il Dr. Fabio Pozzi Mucelli, medico radiologo vascolare ed interventista dell’Ospedale di Cattinara, la Dr.ssa Antonietta Zadini, medico primario fisiatra dell’Ospedale Maggiore di Trieste ed il Dr. Guido De Paoli, medico di base ed componente del Comitato Etico dell’Azienda Osp. Univ. di Trieste.
Al termine degli interventi è stato dato ampio spazio alle domande dei malati su un tema particolarmente sensibile.
In sintesi è emersa la richiesta che, parallelamente alla sperimentazione multicentrica del metodo Zamboni (studio BRAVE DREAMS), che dovrebbe partire entro il corrente mese di novembre, venga ripristinata immediatamente l’erogazione delle prestazioni di diagnosi e trattamento della CCSVI nei pazienti con sclerosi multipla all’interno del Servizio Sanitario Regionale del Friuli Venezia Giulia, secondo quanto raccomandato nella prima circolare ministeriale del 27 ottobre 2010.
In merito l’Associazione CCSVI nella SM ha anche promosso anche una petizione davanti al Consiglio Regionale del FVG che in un mese e mezzo ha raccolto ben 11.000 firme e che dovrà essere discussa nei prossimi mesi.
Al termine dei lavori l’Avv Giacomelli ha annunciato che l’ufficio legale del CODICI promuoverà anche un’azione legale a tutela del diritto alla salute dei malati di sclerosi multipla.