Alla guida della maison francese creata nel 1837 per quasi tre decadi, dal 1978 al 2006, è morto all’età di 72 anni, dopo una lunga malattia.
Dumas, who led the French fashion for almost three decades, from 1978 to 2006, died at the age of 72 after a long term illness.
Jean-Louis Dumas, pronipote del fondatore, rappresentante della quinta generazione di Hermès e alla guida della maison francese per 28 anni, è morto sabato primo maggio a Parigi, all’età di 72 anni, per una grave malattia della quale soffriva da anni.
Il dirigente ha assunto il comando di Hermès nel 1978 e ha diretto il gruppo, assumendone anche la direzione artistica, fino al 2006 quando lasciò l’incarico per motivi di salute.
A lui si deve, tra l’altro, la creazione della famosa borsa Birkin, tratta proprio dal nome dell’attrice inglese, Jane Birkin, che aveva incontrato sul volo Parigi-New York e le aveva chiesto di immaginare una borsa che avrebbe portato il suo nome e che sarebbe diventata, dopo la Kelly creata nel 1930 in omaggio alla principessa di Monaco, la seconda icona del marchio. Del resto, non è mai passata di moda ed è diventata una vera e propria “it-bag”.
Nato a Parigi il 2 febbraio 1938 da Robert Dumas e Jacqueline Hermès, una delle quattro figlie di Emile Hermès, Jean-Louis ha studiato legge e scienze politiche al prestigioso Paris Institute of Political Studies, cominciando la sua carriera nel settore nel 1963, come buyer assistant da Bloomingdales a New York. Quindi, ha iniziato a occuparsi del business di famiglia l’anno successivo, conquistando la poltrona di direttore generale nel 1971 e quella di ceo nel 1978, alla morte del padre.
Carismatico, con uno spiccato sense of humour, grande cultura e curiosità, ha saputo rappresentare per quasi trent’anni l’anima della società facendo lievitare gli utili, dal 1986 al 1996, infatti, la crescita media annua delle vendite è stata del 24%, inaugurando nuovi segmenti merceologici come orologi, gioielli e argenteria e rinnovando l’immagine di Hermès con i migliori stilisti. Sotto la sua direzione, l’azienda familiare è divenuta un gruppo tra i più prestigiosi del lusso mondiale, che ha acquisito partecipazioni in Leica o Jean Paul Gaultier SA. Nel maggio 2003, Jean-Louis Dumas ha, ancora una volta, sorpreso tutti chiamando proprio Gaultier, il più trasgressivo e il meno “istituzionale” dei designer francesi. La sua missione: dare nuovo slancio alla linea di prêt-à-porter femminile della casa di moda. Scommessa vinta considerata l’impennata delle vendite.
Dumas ha lasciato le redini di Hermès nel gennaio del 2006, passando il testimone a Patrick Thomas, già al fianco di Jean-Louis ai vertici della società.
“Era un uomo – ha dichiarato l’attuale ceo, commentando la scomparsa del suo predecessore – che riuniva in sé un talento straordinario dal punto di vista sia della creatività, sia del business. Era un poeta e un commerciante al tempo stesso”.
I funerali si svolgeranno venerdì a Parigi.
Infine, come già era successo quando Jean-Louis Dumas ha passato il testimone al figlio Pierre-Alexis e a Patrick Thomas, tornano le voci su una possibile cessione di una quota del gigante francese del lusso da 1,9 miliardi di euro di ricavi 2009, +8,5%: si parla di un gruppo, possibilmente francese, che permetterebbe una espansione worldwide più forte. Comunque, attualmente il ruolo dei discendenti del fondatore Thierry Hermès resta preponderante con il 72% del capitale nelle loro mani.