Apprendo ora della morte di Sua Maestà Otto d'Asburgo-Lorena, ultimo erede al trono d'Austria-Ungheria.
È deceduto oggi all'età di 99 anni, dopo essere stato in carica per ben 85, quando succedette al padre Carlo I, morto in esilio dopo la sconfitta degli Imperi Centrali durante la Prima Guerra Mondiale.
Otto d'Asburgo è in qualche modo molto vicino alla mia persona, essendo la sua figura centrale, a livello politico, della mia trilogia dieselpunk/ucronica Prometeo e la guerra. A suo tempo gli dedicai questo articolo in cui paragono la sua vera biografia a quella reinventata dal sottoscritto.
In entrambe fa un figurone. Come è giusto che sia.
Pochi lo sanno ma Otto ha dedicato gran parte della sua vita come padre nobile del Three Faiths Forum, un gruppo pacifista del Regno Unito che persegue gli ideali di ascolto e collaborazione tra le tre maggiori religioni monoteiste del mondo: Cristianesimo, Giudaismo e Islamismo. Senza contare che fu uno strenue oppositore del Nazismo e dell'Anschluss.
Con la morte di Sua Maestà se ne va l'ultimo grande personaggio di quell'evento storico, la Grande Guerra, che sempre meno persone ricordano, sebbene esso cambiò per sempre gli equilibri del mondo intero e dell'Occidente in particolare.
Dubito che i telegiornali, troppo impegnati a parlare della Canalis e di calciomercato, gli dedicheranno una postilla nei notiziari della sera. Sono lieto di farlo io, nel mio piccolo.
Riposi in pace Maestà, ricongiungendosi coi suoi augusti antenati.